Il presidente della partecipata: “C’è la possibilità di allungare le graduatorie”
CATANIA – Preoccupati ma fiduciosi. Sono i vincitori del concorso per autisti bandito oltre dieci anni fa dall’Amt, l’azienda metropolitana trasporti, inseriti da tempo in graduatoria ma ancora non assorbiti dalla società. La mancata adesione al decreto Milleproroghe da parte della società di trasporto, starebbe infatti mettendo in agitazione gli autisti, che chiedono al sindaco Bianco e al presidente dell’Amt, Puccio La Rosa, di confermare, magari mettendo nero su bianco, quanto annunciato dal primo cittadino in diretta su Facebook.
“Abbiamo assunto nei mesi passati 60 autisti all’Amt – ha detto Bianco sul noto social network. Con l’acquisto dei nuovi autobus, probabilmente non saranno sufficienti. Ed è la ragione per cui – ha aggiunto il primo cittadino – possiamo guardare con un po’ di speranza al futuro e scorrere la graduatoria”.
Un annuncio importante che, però, non ha avuto seguito, almeno ufficiale. Cosa che ha agitato i vincitori del concorso. “Abbiamo paura – sottolineano – che, in senza l’adesione al decreto Milleproroghe possa essere danneggiato chi ha legittimamente superato la selezione”. E vorrebbero una risposta, messa nero su bianco. “Non ci serve una rassicurazione a parole – spiegano – ma un atto scritto. è noto ormai – proseguono – che, a causa della mancanza di autisti, alcuni autobus non circolano e, di conseguenza, l’azienda perde chilometri fondamentali per il contributo regionale”.
“La carenza di personale è intollerabile – aggiungono – e non si può andare avanti con lo straordinario, che tra l’altro ha un costo per l’Amt. Per non parlare delle attese alle fermate”.
Insomma, quella delle assunzioni sarebbe anche un’esigenza dell’azienda stessa che, stando anche a quanto inserito nel bilancio del 2016, soffre di carenza di organico.
In ogni caso, la conferma della possibile assunzione arriva dal presidente La Rosa che, però, resta prudente. “C’è la possibilità di allungare le graduatorie in caso di necessità, secondo un’interpretazione della norma richiesta proprio dalla presidenza dell’azienda. Ma attualmente – precisa La Rosa – stiamo lavorando per rilanciare l’azienda, e per comprenderne le necessità”.
Una questione delicata, dunque, che si somma alla preoccupazione dei sindacati per quanto riguarda la crisi del trasporto pubblico più in generale, evidenziata in una nota in cui la Fast Confsal e la Faisa Cisal, chiedono un incontro all’assessore regionale Marco Falcone, proprio per avviare una seria programmazione. “La crisi dell’intero settore del trasporto pubblico locale e regionale – affermano – sta provocando effetti pesantemente negativi che non risparmiano nessun territorio e nessuna azienda. Per questo – concludono – è assolutamente indispensabile la riappropriazione del proprio ruolo da parte della ‘programmazione pubblica’, altrimenti, il settore del Tpl è destinato a veder aggravarsi la crisi”.