Sono in tutto 75 i Comuni italiani, con 14 capoluoghi, in cui si vota con quasi tre milioni di elettori coinvolti. Occhi puntati su Siracusa dopo lo strappo all'interno di "Diventerà Bellissima", il partito del presidente della Regione Musumeci
Dopo gli ultimi comizi che si sono svolti ieri, è scattato oggi il "silenzio elettorale" che precede il giorno del voto.
E’ quindi vietato effettuare, oggi e domani, comizi, riunioni di propaganda elettorale in luoghi pubblici, nuove affissioni di manifesti e diffondere trasmissioni radiotelevisive di propaganda elettorale.
Sono in tutto 75 i Comuni che torneranno al voto domani per il turno di ballottaggio per l’elezione diretta del sindaco.
In 29 casi il centrodestra è in vantaggio, il 20 lo è il centrosinistra, i Cinque stelle concorrono in tre città (Ragusa, Avellino e Terni).
Quelli al voto sono Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, di regioni a statuto ordinario e a Statuto speciale (Sicilia e Sardegna); 14 sono capoluoghi di provincia, Ancona l’unico di regione.
Al ballottaggio anche il III municipio di Roma capitale, per un totale di oltre 2 milioni e 793mila elettori chiamati alle urne su oltre 3,3 milioni di popolazione residente.
Complessa la situazione in Sicilia, dove si vota a Messina, Ragusa e Siracusa.
Ecco come ci si presenta al voto di ballottaggio nei tre capoluoghi.
SIRACUSA
E’ contrassegnato dallo strappo in casa "Diventerà bellissima", il movimento del governatore della Sicilia Nello Musumeci, il ballottaggio tra Paolo Ezechia Reale (37% al primo turno), sostenuto da gran parte del centrodestra, e Francesco Italia (19,55%), ex vice sindaco nella giunta del renziano uscente Giancarlo Garozzo, che spera di riunire il Pd, che al primo turno ha appoggiato Fabio Moschella, non andato oltre il 13,11%. A tenere la coalizione di Reale col fiato sospeso è l’ex finiano Fabio Granata che sosterrà Italia.
RAGUSA
Antonio Tringali (M5S) al 22,7% se la vedrà con Giuseppe Cassì (cd) al 20,8% al primo turno;
MESSINA
Dino Bramanti (Cd) al 28,2% affronterà Cateno De Luca (civico) al 19,8%, le cui sei liste non hanno eletto alcun consigliere comunale perché non hanno raggiunto il quorum del 5%.