Formazione professionale, salvaguardia per i dipendenti storici - QdS

Formazione professionale, salvaguardia per i dipendenti storici

Michele Giuliano

Formazione professionale, salvaguardia per i dipendenti storici

venerdì 03 Agosto 2018

Siglato l’accordo tra Regione e sindacati: gli enti dovranno assumere chi è iscritto all’albo. Per il governo e i confederali è un “accordo storico”, c'è però chi storce il naso 

PALERMO – Chi è iscritto all’albo della formazione professionale ha la priorità rispetto agli esterni nei bandi per il reclutamento del personale emessi dagli enti che si troveranno a gestire, dopo quasi tre anni di fermo, i corsi di formazione inseriti nell’Avviso 2.
Questo il punto fondamentale dell’accordo siglato da enti datoriali, assessorato e sindacati confederati. “L’accordo è il frutto del lavoro unitario di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Sicilia, del governo regionale e degli enti datoriali per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori storici del settore della formazione professionale usciti dal sistema”. Con queste parole, i segretari generali Graziamaria Pistorino, Francesca Bellia e Claudio Parasporo, congiuntamente a Michele Vivaldi, Giovanni Migliore e Ninni Panzica commentano la firma del protocollo che, di fatto, pone le condizioni per il ritorno al lavoro degli ex dipendenti.
 
“L’accordo si inquadra in un momento estremamente complesso, contrassegnato da fortissime difficoltà per gli operatori della formazione – chiariscono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Sicilia – che vede ancora lontana la risoluzione della vertenza per tutti i dipendenti coinvolti: il nostro auspicio è che l’attenzione non venga meno e che si provveda all’individuazione di soluzioni adeguate al recupero occupazionale integrale delle unità lavorative”.
 
 
Eppure non tutti sono pronti a gioire, anzi. Assolutamente in disaccordo l’organizzazione di categoria de “Gli irriducibili della Formazione Professionale in Sicilia” che scrivono che “l’accordo a salvaguardia dei lavoratori si è rivelato un flop! Un minimo di rispetto per l’intelligenza dei lavoratori siciliani. Ma chi pensano di prendere in giro? E sono tutti felici e contenti per aver fregato per l’ennesima volta i lavoratori virtuali”.
 
I rappresentanti della sigla non le mandano a dire: “Mesi e mesi di proclami e rassicurazioni sfociati nell’ennesimo inutile elenco e nei bandi farlocchi. Un appattamento di carte con cui é stato innalzato un castello debolissimo che crollerà al primo soffio. Altra replica di Avvisi naufragati miseramente”.
 
Di tutt’altro tono, naturalmente, le parole di Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, che dichiara apertamente la sua più ampia soddisfazione: “Al termine di un lungo iter – scrive Lagalla – grazie all’impegno del governo Musumeci, si riapre in Sicilia il libro della formazione professionale. Siamo soddisfatti per la sottoscrizione dell’accordo regionale per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori del settore della formazione professionale”.
 
C’è intesa anche sull’urgenza della ripresa del confronto negoziale col governo nazionale e con la Regione Siciliana, volto ad individuare misure straordinarie ed eccezionali di accompagnamento e finanziamento di attività di aggiornamento, riqualificazione e riconversione del personale rimasto parzialmente o totalmente privo di incarico, anche attraverso misure atte a garantire continuità al servizio reso dagli enti di formazione e dalle agenzie per il lavoro.
 
E soddisfazione esprime anche l’Assofor, associazione che rappresenta enti di formazione: “Si tratta di un accordo – afferma il presidente Antonio Oliveri – molto importante e di grande valenza sociale per la salvaguardia, la riqualificazione e l’accompagnamento dei lavoratori del settore, raggiunto al termine di una lunga e faticosa trattativa sindacale, fortemente voluta anche dagli organismi formativi, che ha visto premiare in primis la tenacia dell’assessore Roberto Lagalla e l’impegno profuso dal dirigente generale del Dipartimento Gianni Silvia”.

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