"Diamoci una scossa" contro il rischio sismico - QdS

“Diamoci una scossa” contro il rischio sismico

Redazione in collaborazione con Ordine Ingegneri Catania

“Diamoci una scossa” contro il rischio sismico

Pervenute 403 richieste di sopralluogo

di Giuseppe Platania,
presidente Ordine Ingegneri Catania
 
Alla fine di dicembre, salvo proroghe, si concluderà la fase operativa del progetto “Diamoci una scossa” che – insieme alla prima Giornata Nazionale per la Prevenzione Sismica, promossa da Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale Ingegneri e Consiglio Nazionale Architetti e con la collaborazione degli Ordini Provinciali – ha rappresentato un’iniziativa dall’elevato valore sociale che, partendo dalle “Piazze”, è arrivata direttamente nelle case dei Cittadini per favorire la cultura della prevenzione sismica ed un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza sismica del patrimonio immobiliare del nostro Paese.
 
Il 30 settembre, nella Città Metropolitana di Catania, gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, con il supporto logistico del Dipartimento di Protezione Civile, hanno organizzato 12 punti di ascolto – le cosiddette “piazze della prevenzione sismica” – nei Comuni di Catania, Acireale, Adrano, Bronte, Caltagirone, Giarre, Paternò, Piedimonte Etneo e Riposto, per incontrare i cittadini con l’obiettivo di far conoscere l’importanza della sicurezza sismica delle abitazioni e per spiegare le variabili che possono incidere sulla sicurezza di un edificio (modalità costruttive, area di costruzione, normativa esistente al momento della costruzione, etc.) e le agevolazioni finanziarie (Sisma Bonus ed Eco Bonus) oggi a disposizione per migliorare la sicurezza della propria abitazione con il contributo dello Stato ed a spese quasi zero per i cittadini.
 
Successivamente, presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri, sono stati incontrati gli amministratori condominiali aderenti alle associazioni ANACI, ANAMMI e UNAC.
 
La manifestazione è stata presentata in conferenza stampa il 26 settembre presso la sala riunioni dell’Ordine degli Architetti.
Hanno risposto all’appello 190 proprietari di immobili e tanti amministratori condominiali che hanno richiesto il sopralluogo in 213 condomini. In totale, nel territorio etneo si è registrata una richiesta di 403 sopralluoghi, con prevalenza nella città capoluogo, che sono stati affidati ai 120 professionisti che hanno aderito volontariamente e gratuitamente all’iniziativa.
 
L’adesione degli amministratori condominiali è stata molto importante. Basti pensare che la maggior parte dei condomini interessati al sopralluogo sono articolati in unità immobiliari compresi tra 50 e 140. Da una prima stima, gli appartamenti interessati sono più di 1500.
 
I numeri sono certamente bassi rispetto alla quantità enorme del patrimonio edilizio esistente ed alla popolazione interessata, ma una cosa è certa: con questa iniziativa, 1500 famiglie hanno oggi la consapevolezza dello stato di esposizione della propria abitazione al rischio sismico e possono scegliere di utilizzare il contributo dello Stato per metterla in sicurezza.
 
Gli incontri sulla prevenzione e sulla sicurezza sismica hanno avuto un altro momento di elevato valore sociale e formativo mediante gli incontri con gli studenti in numerose scuole della nostra provincia.

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