Documenti pubblici, le novità introdotte dall'Ue - QdS

Documenti pubblici, le novità introdotte dall’Ue

Andrea Carlino

Documenti pubblici, le novità introdotte dall’Ue

venerdì 01 Marzo 2019

Lo scorso 16 febbraio è entrato in vigore il Regomento europeo 2016/1191 che taglia gli oneri burocratici. Moduli standard multilingue: un passo significativo verso la semplificazione e la riduzione dei costi

ROMA – Una novità per tutti i cittadini che vivono nell’Unione europea (dunque anche per l’Italia). Deciso taglio degli oneri burocratici per favorire la libera circolazione dei cittadini nello spazio Ue, attraverso un flusso senza ostacoli dei documenti pubblici. Lo scorso 16 febbraio è entrato in vigore il Regolamento Ue 2016/1191 che semplifica i requisiti per la presentazione di alcuni documenti pubblici nell’Unione europea. Promossa la libera circolazione dei cittadini, con meno burocrazia e meno costi.
Con il “cittadino europeo mobile” si potranno utilizzare i moduli standard multilingue senza ricorrere a legalizzazioni di documenti o a traduzioni autenticate.
 
Un documento pubblico, ad esempio un certificato di nascita, rilasciato dalle autorità di uno Stato dell’Unione europea, deve essere riconosciuto come autentico dalle autorità di un altro Stato Ue senza che occorrano particolari formalità amministrative o timbri.
Decade anche l’obbligatorietà della traduzione se il documento è redatto nella lingua ufficiale dello Stato membro o in una lingua non ufficiale accettata dallo stesso Stato. A questo scopo, il Regolamento introduce “moduli standard opzionali multilingue” che accompagneranno l’atto pubblico e consentiranno al cittadino di evitare la traduzione.
 
Il regolamento prevede la semplificazione delle formalità amministrative per la circolazione di alcuni documenti pubblici e delle relative copie autentiche rilasciate da un’autorità di uno Stato membro ai fini della presentazione in un altro Stato membro. Il Regolamento si applica alle seguenti tipologie di documenti: nascita; esistenza in vita; decesso; nome; matrimonio, compresi la capacità di contrarre matrimonio e lo stato civile; divorzio, separazione personale o annullamento del matrimonio; unione registrata, compresa la capacità di sottoscrivere un’unione registrata e lo stato di unione registrata; scioglimento di un’unione registrata, separazione personale o annullamento di un’unione registrata; filiazione; adozione; domicilio e/o residenza; cittadinanza; assenza di precedenti penali, a condizione che i documenti pubblici riguardanti tale fatto siano rilasciati a un cittadino dell’Unione dalle autorità del suo Stato membro di cittadinanza.
 
I moduli standard multilingue sono redatti in ciascuna delle lingue ufficiali delle istituzioni dell’Unione e riproducono il contenuto dei documenti pubblici cui sono allegati, su richiesta della persona avente diritto ad ottenere il documento pubblico, evitando la necessità di effettuare una traduzione dei documenti stessi.
 
Ciascun modulo standard multilingue contiene una parte standard ed una parte non standardizzata, costituita da voci specifiche per paese che rispecchiano il contenuto del documento pubblico cui il modulo standard multilingue sarà allegato e dai rispettivi codici numerici di tali voci e comprende inoltre un glossario multilingue sia delle voci standard che delle voci specifiche per paese in tutte le lingue ufficiali delle istituzioni dell’Unione Europea.
 
In caso di “ragionevoli dubbi” sull’autenticità dei documenti, il regolamento consente di ricorrere a un meccanismo di cooperazione tra le autorità dei paesi dell’Ue (Imi, il sistema d’informazione del mercato interno).
Le amministrazioni competenti dovranno ora fornire specifiche istruzioni anche di carattere operativo ai soggetti che dovranno assicurare l’attuazione del regolamento nei diversi settori.

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