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Messina – Primi risultati sul fronte risanamento ma la strada è ancora tutta in salita

Lina Bruno

Messina – Primi risultati sul fronte risanamento ma la strada è ancora tutta in salita

venerdì 01 Marzo 2019

Restano problemi, come quelli degli allacci alle utenze, che il Comune sta cercando di risolvere. Le prime famiglie hanno trovato posto nelle case messe a disposizione dal Comune

MESSINA – A dicembre la consegna dei 46 alloggi di Camaro Sottomontagna, una settimana fa è toccato alle 48 abitazioni di villaggio Matteotti all’Annunziata e intanto si continua con la stipula dei contratti del progetto Capacity. È cominciato così lo sbaraccamento promesso dal sindaco Cateno De Luca e non con l’acquisto da parte di ArisMe di alloggi sul mercato attraverso il bando scaduto a settembre. Ma sarebbe troppo semplice obiettare che quelle palazzine erano ultimate da anni e Capacity è un’iniziativa della precedente Amministrazione.
 
Il nuovo Esecutivo si è aggiudicato la volata finale del progetto, cercando di far diventare risorsa le debolezze dei percorsi amministrativi e politici del passato. Inspiegabili intoppi burocratici rendevano quelle case irraggiungibili per i baraccati: opere di urbanizzazione bloccate, problemi all’impiantistica, mancanza delle certificazioni di conformità, collaudi a rilento. Insomma, le palazzine erano state completate nella struttura ma non erano abitabili. A settembre, giusto per farsi un’idea, un cedimento della condotta idrica aveva reso inagibili sei casupole della baraccopoli che si trova sotto il ponte ferroviario di Camaro. Un’emergenza che ha portato a galla il paradosso: poco più avanti gli edifici ultimati e sotto un ponte, con case a rischio crollo, quelle sei famiglie a cui le case erano anche destinate e che in quel momento non si sapeva dove collocare. Ma non solo. Si è anche scoperto che parte di quelle case erano state nel frattempo occupate abusivamente.
 
È iniziata così la corsa per rendere quelle 46 abitazioni di Camaro sottomontagna fruibili e superare tutti i problemi tecnici che continuavano a essere rilevati dai dipartimenti. Prima di Natale, finalmente, la consegna delle chiavi e l’ingresso, per qualcuno dopo 50 anni di attesa, nelle nuove case.
 
Per ultimare i 48 alloggi di Villaggio Matteotti l’Iacp ha impiegato oltre dieci anni e alla consegna delle chiavi agli assegnatari ha voluto essere presente anche l’assessore regionale Marco Falcone. “Il Governo Musumeci – ha affermato – stanzierà 50 milioni di euro che serviranno per continuare lo sbaraccamento e il reperimento di ulteriori unità immobiliari per i cittadini. Sono i fondi della Legge 10 del 1990, altri provengono da programmi costruttivi mai attuati o dimenticati nelle pieghe del bilancio per la negligenza di chi ci ha preceduto”.
 
Per Cateno De Luca il risanamento resta una priorità. “Non possiamo accettare – ha detto – iter come quello di queste palazzine, i cui lavori di costruzione sono cominciati 13 anni fa. Il nostro obiettivo è quello di accelerare le procedure. Con i fondi che verranno assegnati dalla Regione all’ArisMe acquisiremo sul mercato altri 400 appartamenti già esistenti, in modo tale che entro quest’anno saremo riusciti a consegnare oltre 500 case”.
 
Nelle abitazioni di Villaggio Matteotti sono entrate coppie di anziani che hanno trascorso anche 70 anni in casette inadeguate. Non è tutto funzionante, però, in quelle palazzine. Non c’è infatti ancora l’energia elettrica e neppure i riscaldamenti e di questo lo stesso sindaco ha chiesto scusa, promettendo al più presto il ripristino di tutti i servizi essenziali.
 
Il centinaio di baracche che si sono liberate sono state date in custodia alle stesse famiglie in attesa della loro demolizione. L’assessore Falcone ha chiesto al sindaco di procedere subito alla distruzione per evitare che possano essere occupate da altre persone.
 
Il prossimo atto che Marcello Scurria, presidente di ArisMe, ha programmato, sulla strada del risanamento, è l’invio di una lettera per la convocazione di un tavolo tecnico per il passaggio di parte del patrimonio immobiliare dell’Iacp all’Agenzia, così come stabilito dalla Finanziaria regionale. L’intervento del Governo siciliano ha risolto la querelle sulle competenze che si era innescata tra Istituto e Comune. Il trasferimento sarà a titolo gratuito e riguarderà le aree individuate e delimitate, nei sette ambiti di risanamento, dalla legge 10/1990.

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