Siti web inaccessibili agli stranieri - QdS

Siti web inaccessibili agli stranieri

Chiara Giarrusso

Siti web inaccessibili agli stranieri

giovedì 08 Aprile 2010

La ricerca “Le barriere della comunicazione” dei docenti dell’Università di Palermo Aurelio Angelini e Clara Cardella. Sul portale della Regione siciliana almeno tre pagine da aprire per accedere al Servizio immigrazione

PALERMO – Mettiamoci nei panni di uno straniero, soggiornante nell’isola, alla ricerca di informazioni utili sui siti web della pubblica amministrazione siciliana e cominciamo la nostra “navigazione” nel tentativo di verificare facilità di accesso e relativa copertura linguistica.
Su queste premesse è stata condotta dai docenti Aurelio Angelini e Clara Cardella dell’Università di Palermo, la ricerca dal tema “Le Barriere della comunicazione” (in Multiculturalismo e comunicazione, Franco Angeli, 2007), partendo da un campione di siti istituzionali siciliani: i comuni di Palermo, Catania, Mazara del Vallo e Vittoria e delle rispettive provincie insieme a quello della Regione siciliana.
I dati emersi evidenziano come i siti monitorati risultino poco accessibili agli stranieri sul piano linguistico e si limitino a funzioni “istituzionali” di informazione. L’unica lingua utilizzata sia l’italiano, l’informazione dedicata ai diritti e doveri degli stranieri, la presentazione dei servizi e dei percorsi possibili per ottenerli alquanto lacunosa.
Assenti le guide ai servizi on line e la relativa modulistica, inesistente una pianificazione coordinata degli interventi di comunicazione e integrazione sociale, così come previsto dalle disposizioni nazionali.
Il sito del Comune di Palermo, ad esempio, fornisce  informazioni su sedi e orari di ricevimento dell’Ufficio competente,esclusivamente in italiano. Quelle relative all’iscrizione alla scuola dell’obbligo per i minori, con genitori privi di permesso di soggiorno, rimandate alle segreterie scolastiche, quelle relative al ricongiungimento familiare all’Ufficio competente o alla Questura. Non va meglio a Catania: poche informazioni ed italiano. Passando in rassegna i  sito dei comuni di Mazara del Vallo e Vittoria emerge che il primo non contiene pagine dedicate agli stranieri, quello del comune di Vittoria ne offre poche e di rinvio agli uffici competenti sul territorio. È possibile consultare la legge Bossi-Fini, però “rigorosamente” in lingua italiana.
Le provincie sul web non offrono “ulteriori elementi”. Il sito della provincia di Trapani non dedica alcuna pagina agli immigrati, quello della Provincia di Ragusa alla voce “Sportello immigrati”, indica soltanto sede, orari di ricevimento ed email dello sportello informativo.
Infine, il sito della Regione Siciliana. Per accedere alle informazioni dedicate agli stranieri, dall’home page occorre effettuare almeno tre passaggi, cliccare su “siti tematici”, quindi su “interventi sociali” e “emigrazione, immigrazione”. Contiene brevi informazioni su Servizio emigrazione ed immigrazione, per i lavoratori immigrati in Sicilia, ed in favore dei lavoratori siciliani emigrati all’estero. “Recentemente – spiega Aurelio Angelini, ordinario di sociologia delle migrazioni, dell’Università di Palermo – abbiamo effettuato un nuovo monitoraggio. Gli elementi di debolezza riscontrati sul tema della comunicazione con gli stranieri nelle P.A. siciliane non registrano modifiche sostanziali”.

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