Riforme, la stagione è appena cominciata - QdS

Riforme, la stagione è appena cominciata

Monica Basile

Riforme, la stagione è appena cominciata

sabato 17 Aprile 2010

Forum con Daniela Santanchè, sottosegretario per l’Attuazione del Programma di Governo

MILANO – L’attuazione del programma del Governo, in cosa consiste l’attività del  dicastero?
“E’ un ministero molto interessante perché al centro dell’agenda politica c’è l’attuazione delle riforme. Il Ministero per l’attuazione del Programma del Governo infatti attua un collegamento funzionale di tutti i ministeri ed esercita un monitoraggio dell’Attività di governo in funzione di un’attuazione del programma. L’ultima riforma elettorale ha introdotto anche il deposito del programma, che i cittadini generalmente non leggono se non per titoli, ed invece, il primo elemento di democrazia è riscontrare nel tempo se e cosa realizza il Governo in relazione al programma depositato”.
In qualità di sottosegretario, ha una particolare delega?
“Con il ministro Rotondi c’è un’ampia sintonia  e collaboriamo su tutti i fronti. Finalmente è finita la campagna elettorale e per tre anni si potrà lavorare senza questo clima di veleni che si è instaurato negli ultimi mesi.
Dobbiamo attuare quelle riforme che ormai i  cittadini si aspettano da molti anni e per noi la massima priorità è per primo la riforma della Giustizia che ha iniziato il suo iter alla Camera con il decreto per le intercettazioni; quindi la riforma dello Stato,  la cosa principale che dovrebbe interessare tutti gli italiani: uno Stato che può fare in modo più rapido.
Siamo l’unico ed ultimo paese in Europa con un bi-cameralismo perfetto che produce un enorme spreco di denaro pubblico dato dal numero di deputati e senatori e perdita di tempo, perché il passaggio è doppio. Basta cambiare una virgola che tutto torna ad una delle due Camere con una perdita importante di efficienza. E poi il presidenzialismo che, a prescindere di quale tipo sia, è comunque necessario fare per andare verso la Repubblica presidenziale.
Ed infine quello che aspettano tutti i cittadini e tutte le imprese, cioè la riforma del fisco che richiederà  tempi lunghi per diverse ragioni, tra cui quella primaria è legata al mantenimento in ordine dei nostri conti pubblici”.
Un’altra cosa importante per le imprese è la maggiore liquidità, in quanto si stimano oltre 60 miliardi di debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Come s’inserisce questo nell’attuazione del programma?
La questione del debito della Pubblica amministrazione si muove a pari passo con il ministero della Semplificazione diretto da Calderoli, in quanto la burocrazia ha imbrigliato per troppo tempo la macchina del lavoro con tutte le leggi e le leggine che intralciavano l’operato degli imprenditori e dei cittadini. Grazie al ministero il numero di leggi è stato ridotto notevolmente ed è delle ultime settimane di marzo l’incontro con la stampa nel quale il ministro Calderoli ha "letteralmente e simbolicamente" bruciato un faldone di 375 mila norme cancellate dalla sua riforma.
Soprattutto nell’ambito della Sanità il debito è quello più alto, su questo si sta molto lavorando e si sta dando concretezza. Pochi ne parlano, ma  una grossa novità è stata già inserita, che è l’uniformatizzazione dei bilanci in quanto questo approccio da una chiave chiara per ridurre il debito. Siamo sulla giusta strada, l’importante è continuarla e perseverare”.
Il Ministero, oltre che fare il monitoraggio, può dare anche qualche impulso o aiuto?
“Monitoraggio e comunicazione: questi sono gli aspetti più importanti, ma certamente interveniamo anche direttamente. Un esempio è di questi giorni: in occasione del salone del Mobile di Milano stiamo dialogando con il presidente Rosario Messina di Federlegno-Arredo e Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit, in quanto come ministero abbiamo istituito un  tavolo di confronto per andare incontro alle aziende per la richiesta degli incentivi al settore.
Un altro esempio immediato è il nucleare. Non è sufficiente soltanto  dire ‘l’attuazione delle centrali  nucleare’, ma andare a dire alla gente come impatta nella loro vita il nucleare. Alcuni esempi: la riduzione della bolletta, in quanto il nucleare riduce il costo. L’impatto sulla salute del cittadino, per la quale si continuano a dire cose che non sono più vere grazie alle nuove strutture”.
 

 
Governincontra, iniziativa per fare dialogare in forma diretta l’Esecutivo con i cittadini
 
Come pensate di fare questa attività di comunicazione?
“Il mio compito è proprio quello di spiegare alle persone  l’impatto che le riforme avranno nella loro vita di tutti i giorni. Tutte le settimane mi sono imposta di andare ad incontrare i cittadini, le associazioni di categoria, i sindacati nelle Prefetture. Già da più di un anno è partita l’iniziativa di ‘Govenincontra’, un viaggio lungo tutte le province italiane per ascoltare le istanze dei cittadini. Questa è una imponente operazione comunicativa, promossa dal ministro dell’Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, che si pone l’intento di avvicinare le Istituzioni, nella fattispecie l’Esecutivo, al Paese. Sotto il profilo dell’immagine la campagna risulta utile, in quanto si colloca come un media-event per i ministri. Dal palco allestito nelle varie città, difatti, è possibile lanciare messaggi prontamente rilanciati dai mezzi di comunicazione locale. Tutto il materiale raccolto, gli atti di questi “Governincontra” hanno permesso di avere una piccola libreria che rappresenta la fotografia delle problematiche dello stato dell’arte di quei territori, in rapporto alle loro aspettative verso il governo nazionale. L’obiettivo è di mantenere uno stretto contatto con i cittadini-elettori per favorire un forte sentimento di fidelizzazione verso i partiti di governo. L’immagine che viene desunta, peraltro, è di un esecutivo che non si arrocca nei Palazzi del Potere, ma si dimostra disponibile al confronto e alle eventuali contestazioni”.

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