Consulenze inutili? Danno all’erario - QdS

Consulenze inutili? Danno all’erario

Pierangelo Bonanno

Consulenze inutili? Danno all’erario

mercoledì 28 Aprile 2010

Nella Relazione di febbraio del procuratore regionale della Corte dei conti Sicilia, Guido Carlino, il caso emblematico della Crias. Si configura la violazione dei principi di sana amministrazione e di buon andamento

PALERMO – Il procuratore regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Guido Carlino, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, avvenuta nello scorso Febbraio, evidenziava nella sua Relazione come l’utilizzo delle consulenze esterne sia divenuta una prassi abusata da parte delle differenti amministrazioni pubbliche in Sicilia. In particolare, lo stesso Procuratore ribadiva come, nel corso dell’anno, siano state frequenti le ipotesi di danno erariale, a causa del ricorso alla c.d. esternalizzazione dell’attività amministrativa, prassi che ha inciso nella gestione delle risorse interne, a causa della ridotta utilizzazione del personale di ruolo. In merito a tale fenomeno, che costituisce uno degli strumenti clientelari più abusati, la giurisprudenza contabile ha enucleato puntuali regole, affermando che ogni ente pubblico deve provvedere ai compiti istituzionali con la propria organizzazione ed il proprio personale e che è consentito il ricorso a soggetti esterni soltanto nei casi previsti dalla legge o in relazione ad eventi straordinari, non assegnabili con la struttura burocratica esistente.
A fronte di evidenti abusi in materia, la recente normativa si è ispirata a maggiore rigore nella valutazione dei presupposti per il conferimento degli incarichi, introducendo argini più rigidi (legge 311/2004, art. 1, comma 42) e prevedendo obblighi di trasparenza nelle nomine (legge 248/2006).
La Procura regionale, nel corso dell’anno, ha avviato giudizi di responsabilità amministrativa a carico di amministratori di enti locali, per avere affidato incarichi di consulenza generici nell’oggetto, in carenza di adeguati requisiti culturali in capo ai nominati e senza previa verifica dell’esistenza di professionalità interne. La relazione del Procuratore cita come caso emblematico, sotto il profilo finanziario, quello che ha coinvolto il direttore generale e il presidente della Crias (Cassa Regionale per il Credito alle Imprese Artigiane Siciliane)  per avere fatto ricorso illegittimamente ad oltre 50 incarichi esterni, in contrasto con i principi di sana amministrazione e di buon andamento.
L’amministrazione regionale siciliana da tempo ha intrapreso un nuovo percorso grazie alla direttiva emanata dall’allora assessore regionale alla Presidenza, Giovanni Ilarda. La stessa direttiva, del 27 Novembre 2008, incentrava la sua attenzione sulla necessità di maggiore trasparenza nell’azione amministrativa  e di associare tale bisogno a maggiore pubblicità sul  web degli incarichi di consulenza e collaborazione. Al suo interno si ribadiva come la sanzione per la mancata attuazione della pubblicità sul sito web delle amministrazioni pubbliche fosse normativamente sancita stabilendo che in caso di omessa pubblicazione, la liquidazione del corrispettivo per gli incarichi di collaborazione o consulenza costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale del dirigente.
La pubblicazione degli incarichi di consulenza, sul nuovo sito istituzionale della Regione Siciliana consultabile, anche, all’indirizzo web www.regione.sicilia.it, viene effettuata ai sensi dell’art. 1, comma 127, della L. 23.12.1996, n.662, che evidenzia come: “Le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato”.
La tabella presente nella stessa pagina descrive come, complessivamente, gli assessorati regionali siciliani utilizzino oltre 35 consulenti esterni rispetto alle proprie strutture.

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