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Catania – Aeroporto assediato dalle auto i controlli non sono sufficienti

Melania Tanteri

Catania – Aeroporto assediato dalle auto i controlli non sono sufficienti

giovedì 02 Settembre 2010

Sosta selvaggia nell’aerostazione: fermi i progetti per incrementare le aree destinate ai parcheggi. I vigili e i numerosi divieti non scoraggiano gli automobilisti indisciplinati

CATANIA – Tra gli scali più importanti e trafficati d’Italia, l’aeroporto Vincenzo Bellini presenta ancora notevoli problemi di organizzazione, che si ripercuotono sulla sicurezza e sui viaggiatori. In particolare, in questo periodo di esodi e partenze, si moltiplicano le lamentele per la gestione dello scalo etneo, sia all’interno, dove interminabili sono le file ai check-in e poche le possibilità di reperire informazioni (ma questo è un problema che Fontanarossa condivide con le altre strutture nazionali e internazionali), che all’esterno, relativamente al traffico delle automobili e ai posteggi.
Sulla rampa da cui si accede direttamente alla zona riservata alle partenze, infatti, continua a esserci un caos da ora di punta, con automobili in doppia fila per consentire il carico e scarico dei bagagli, altre in sosta più o meno lunga, nonostante i numerosi divieti di fermata e la presenza di posteggi all’esterno vuoti o semi vuoti.
Un’anomalia tutta nostrana, che caratterizzava lo scalo già prima della ristrutturazione e che oggi, nonostante siano stati eseguiti lavori di ampliamento e di razionalizzazione, continua a presentarsi puntuale, particolarmente nel periodo estivo in cui si registra maggiore affluenza.
Questo nonostante vi siano squadre di Vigili urbani che, insieme agli ausiliari del traffico, ogni giorno tentano di riportare alla normalità la situazione di fronte gli ingressi dell’aeroporto, non solo elevando multe e compilando verbali, ma anche agevolando la viabilità e dando indicazioni ai viaggiatori.
Ma la presenza di controlli e controllori non sembra sufficiente né ad agevolare il traffico delle automobili, né a cambiare la percezione di quei turisti che, una volta giunti a Catania, rimangono colpiti dalla sua bellezza, ma soprattutto dal suo caos e dalla mancanza di regole. Peggio se, ad arrivare o a partire, sono le persone disabili, dal momento che gli stalli dedicati sono ridotti (soltanto tre alle partenze) e sempre occupati.
“Questa situazione – ci dice un turista dall’accento settentrionale – è indecorosa per una città europea. Qui con l’automobile ognuno sembra poter  fare quello che vuole”.
Il problema sarebbe non soltanto la maleducazione di chi continua a non rispettare regole e segnali stradali, ma soprattutto il consentire la sosta, seppur breve, sulla rampa delle partenze, troppo stretta e già occupata in parte dai taxi per poter essere assediata dalle auto, ferme per consentire il carico e scarico bagagli. L’unica soluzione sarebbe quella di attivare tutti i posteggi disponibili, in particolare, sbloccare le procedure per realizzare un posteggio nell’area dell’ex campo sportivo di proprietà del Comune che dovrebbe essere ceduto alla Sac proprio per realizzare un parcheggio. Un’area che oggi rimane terreno incolto e abbandonato a causa, come affermato dallo stesso presidente della Sac, Gaetano Mancini, di “una divergenza di valutazione tra il Comune e la società”. Secondo quanto affermato dallo stesso Mancini, la Sac avrebbe sviluppato la necessaria progettualità, ma non ha potuto ancora realizzare i parcheggi – e successivamente attivare gli indispensabili collegamenti con l’aerostazione – per l’indisponibilità delle aree.
Intanto, il presidente della commissione consiliare Trasporti del Comune di Catania, Bartolo Curia, ha pensato di coinvolgere, nelle prossime sessioni di commissione, le cariche istituzionali di Enac, Sac, Comunale e Rfi, Per lavorare congiuntamente alla risoluzione della problematica del parcheggio”.

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