Una situazione difficile per il Tribunale gelese, che a 20 anni dalla sua istituzione vive sempre gli stessi problemi. Il grido d’allarme è stato lanciato dal presidente Alberto Leone.
Questo l’organigramma del personale in servizio al momento: la sezione civile dovrebbe avere un organico di cinque giudici e invece in servizio ce ne sono solo due; la sezione penale ne prevede cinque e ce ne sono solo tre; la sezione Gip, invece è coperta (due giudici su due previsti in organico). Quindi, sette posti coperti sui dodici previsti in pianta organica. L’ufficio del giudice monocratico è completamente scoperto, così come quello del giudice del lavoro. Ad aprile arriveranno sei nuovi giudici, ma secondo la nuova normativa non potranno assolvere ai compiti di giudice monocratico. La norma, infatti, prevede che i magistrati di nuova nomina non possano svolgere compiti di giudicante monocratico penale e di pubblico ministero e questo limita notevolmente la gestione della macchina giudiziaria, in quanto il già limitato numero di magistrati giovani non può ricoprire gli incarichi istituzionali più ricorrenti.
A fronte di tutto questo, comunque, ferve il lavoro dei magistrati: secondo i dati dell’attività espletata nei primi sei mesi dell’anno 2010, per la sezione penale sono rimasti solo 712 processi pendenti, di cui 43 risalenti agli ultimi tre anni, mentre sono solo 273 sono i processi ancora pendenti per la sezione civile.
Qualche giorno fa, intanto, è stata espletata la gara per il trasloco nella nuova sede del Palazzo di Giustizia. “Prevediamo di potere trasferire le attività – ha detto Leone – entro la fine dell’anno, anche se il problema reale non è rappresentato da trasloco di arredi e plichi ma il collegamento della rete informatica che snellisce notevolmente il nostro lavoro. Questo rappresenta uno scoglio da superare. Io lavoro su questo trasferimento ogni giorno anche se i lavori strutturali si sono conclusi da qualche mese, restano da risolvere problemi logistici”.