Si tratta della conferma che gli italiani – sottolinea la Coldiretti – non intendono rinunciare all’appuntamento piu’ tradizionale dell’anno che oltre il 90 per cento trascorre in famiglia. In particolare quasi due italiani su tre (62 per cento) spenderanno la stessa cifra dello scorso anno, ma c’e’ anche un 17 per cento che prevede di spendere di più mentre un 21 per cento conterrà gli acquisti, sulla base dell’indagine “Xmas Survey 2010” di Deloitte. Si conferma la vittoria dei piatti più tradizionali rispetto alle mode esterofile con meno ostriche, salmone e champagne e – precisa la Coldiretti – più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche.
Ad incidere di più sulla spesa del pranzo di Natale è – sottolinea la Coldiretti – la carne da utilizzare come secondo ed anche per la preparazione del brodo con ben il 25 per cento che precede le bevande con lo spumante e il vino in testa che assorbono il 20 per cento e gli immancabili dolci con il 15 per cento, a pari merito con conserve, ortaggi e frutta con quella secca che incide maggiormente. A seguire – conclude la Coldiretti – la pasta necessaria per la preparazione dei primi piatti con il 10 per cento a parità con il pesce che e’ piu’ presente nei menù della vigilia, mentre solo il 5 per cento della spesa viene destinato all’acquisto di formaggi e uova.
Anche quest’anno l’elettronica risulta essere tra i regali più richiesti. L’Editoria ha un andamento stabile. Abbigliamento e calzature un calo del 13%; mobili, arredamento per la casa, elettrodomestici -18%; profumeria e cura della persona -8%; giochi, giocattoli, sport -2%; alimentari -2%. Inoltre, vi è una previsione negativa per il settore turistico, il viaggio sì, ma di durata più breve e si ricorre a scelte last minute.