Ars: nelle sedute d’aula mozioni e nient’altro - QdS

Ars: nelle sedute d’aula mozioni e nient’altro

Raffaella Pessina

Ars: nelle sedute d’aula mozioni e nient’altro

giovedì 20 Gennaio 2011

Legge elezioni amministrative: iniziata discussione in I commissione Ars. Bloccata l’attività legislativa, ddl non oltre le commissioni

PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana tornerà a riunirsi solo martedì 25 gennaio alle 16 con all’ordine del giorno la discussione della mozione Pd, primo firmatario Giovanni Barbagallo, sulle iniziative da adottare a livello centrale al fine di eliminare i disservizi del sistema ferroviario siciliano e lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze alle quali risponderà l’assessore al territorio e all’ambiente Calogero Sparma.
Nella seduta pomeridiana di mercoledì 18 gennaio, l’Aula ha approvato,  con il voto favorevole anche dell’assessore Daniele Tranchida in rappresentanza dell’esecutivo regionale, una mozione che impegna il governo ad adottare le iniziative necessarie “al fine di impedire il taglio dei fondi alle emittenti radiotelevisive locali conseguenti al decreto ‘mille proroghe’ del governo nazionale”. Il documento votato a Sala d’Ercole era stato presentato dai deputati del Pd Vincenzo Marinello, Giuseppe Di Giacomo, Bruno Marziano e Concetta Raia.
Ancora non si discute di approvare leggi importanti per la nostra regione come quella sulla trasparenza delle pubblica amministrazione, la riduzione delle società partecipate per un contenimento dei costi, la legge elettorale e cosi via.
E a proposito di quest’ultima è iniziato in commissione Affari istituzionali, il dibattito sulla riforma delle legge elettorale per Comuni e Province. Diversi i punti che potrebbero essere modificati rispetto alla legge attuale. La principale novità riguarda la possibilità di introdurre la doppia preferenza esplicita, sia per il consigliere che per il candidato sindaco o presidente: in pratica, pur mantenendo una sola scheda, l’elettore dovrebbe indicare le due preferenze (oggi, invece, basta indicare il voto sul consigliere per spostarlo automaticamente sul candidato sindaco collegato).
Il secondo punto riguarda la possibilità di applicare il sistema maggioritario ai comuni fino a 15 mila abitanti (attualmente è fino a 10 mila). Il terzo aspetto riguarda il numero di preferenze: diverse le proposte in campo, dal mantenimento dell’attuale preferenza singola alla possibilità della preferenza multipla con riserve di genere. Un’altra proposta riguarda la possibilità di modificare il meccanismo per la sfiducia al sindaco, con la reintroduzione del referendum che potrebbe essere chiesto una sola volta nel corso del mandato. Infine, possibilità per il sindaco di scegliere assessori fra i consiglieri eletti, senza che questi siano costretti a dimettersi dal consiglio, come avviene adesso.
Sul piano politico si registra una rinnovata armonia all’interno del consiglio comunale di Palermo tra il sindaco Diego Cammarata e il gruppo consiliare che fa riferimento al Presidente dell’Ars, Francesco Cascio. I due si sono incontrati a Palazzo dei Normanni e hanno discusso di trasferimenti agli Enti Locali nella prossima Finanziaria e anche dei compiti a cui è chiamato il Parlamento regionale con la stessa legge.

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