Finanziaria a Pasqua. “Buco da 500 milioni” - QdS

Finanziaria a Pasqua. “Buco da 500 milioni”

Raffaella Pessina

Finanziaria a Pasqua. “Buco da 500 milioni”

martedì 29 Marzo 2011

Il presidente dell’Ars a tutto campo su bilancio, immigrati e diritto di tribuna. Cascio: “Manca la copertura. Su Lampedusa Ue responsabile”

PALERMO – Una seduta dell’Ars , quella di oggi dedicata ai problemi di Lampedusa e di tutto il Mediterraneo più in generale, alla presenza del governatore della Regione, Raffaele Lombardo, di ritorno da Lampedusa. “Il presidente della Regione relazionerà sulla situazione sull’isola”. Lo ha annunciato il presidente dell’Ars, Francesco Cascio.
“Non sappiamo se saranno presenti rappresentanti del governo nazionale – ha detto Cascio – Faremo la Conferenza dei capigruppo alle 15 e a seguire ci sarà la seduta parlamentare”. Cascio ha anche comunicato che sono in arrivo risorse dall’Unione europea. “Proprio ieri ho incontrato l’erurodeputato Salvatore Iacolino ( Pdl) – ha dichiarato – che mi ha comunicato che il 9 aprile ci sarà una delegazione di 10 europarlamentari a Lampedusa e che la Commissione europea ha destinato delle somme che andranno a compensare i costi della Regione. L’importo lo comunicherò in Aula perchè attendo la nota formale della Commissione europea”.
Cascio ha poi preso le distanze dalle due dichiarazioni del presidente della Regione Raffaele Lombardo nei riguardi del governo Berlusconi: “Non sarei così schierato contro il governo nazionale -ha detto – non fosse altro perchè la mia appartenenza politica è chiaramente governativa. Non è neanche giusto scaricare sul Governo nazionale una responsabilità che oggettivamente è dell’Unione europea. Il Governo e la Regione si stanno impegnando, ma quando ne sbarchi 1000 al giorno dall’isola e ne arrivano 2000, c’è poco da fare. Qualunque governo si troverebbe in difficoltà. È un problema di diritti umanitari, di sensibilità istituzionale, di convivenza civile. E finalmente sta entrando nella partita l’Ue”.
Il Presidente dell’Assemblea si è anche espresso sulla situazione finanziaria: “Siamo al punto di partenza, da oggi comincia la partita più importante che è la discussione in commissione Bilancio della Finanziaria regionale. Il governo regionale in questo momento ha tentato di negoziare col governo nazionale la compartecipazione al Fondo sanitario della Regione che è esattamente il buco che abbiamo nel bilancio della Regione. Il problema è la copertura finanziaria. Mancano almeno 500 milioni di euro”. Francesco Cascio  ha aggiunto: “Abbiamo tolto tutte quelle norme che avevano impedito in qualche modo che si andasse avanti, cioè la riforma elettorale, la legge sulla semplificazione amministrativa e quella sulla Targa Florio. Da oggi si lavorerà assolutamente sulla Finanziaria, l’obbiettivo è di farla entro Pasqua”.
E, a partire da oggi, Sinistra, ecologia e libertà e Italia dei valori avranno diritto di tribuna nel Parlamento siciliano. Il riconoscimento, concesso dalla presidenza dell’Assemblea regionale, non ha precedenti nella storia dell’autonomia. Il diritto di tribuna, che non comporta costi aggiuntivi, è stato sancito da un protocollo d’intenti presentato a Palazzo dei Normanni dal presidente dell’Ars e dai segretari regionali di Idv, Fabio Giambrone, e di Sel, Erasmo Palazzotto. L’accordo garantirà ai due partiti, non rappresentati all’interno dell’Ars, di avere una voce a Sala d’Ercole.
“Sel e Idv sono due partiti – ha detto Cascio – non presenti in Assemblea perchè nel 2008 non hanno superato lo sbarramento del 5% previsto dall’attuale legge regionale, ma sono presenti con gruppi parlamentari propri alla Camera e al Senato e in 5 Consigli regionali. Mi è sembrato giusto, pur nel rispetto del regolamento e della legislazione vigenti, dare la possibilità a questi partiti politici di utilizzare l’istituzione parlamentare regionale per fare sentire la voce dei propri elettori. Forse – ha osserato Cascio – è improprio chiamarlo diritto di tribuna perchè i due rappresentanti dei partiti non potranno parlare in Assemblea, ma consisterà loro di frequentare l’Aula e di utilizzare gli spazi istituzionale per dare voce alle istanze dei propri gruppi”.
I partiti di Di Pietro e Vendola potranno partecipare in maniera costante, negli spazi riservati al pubblico, alle sedute dell’Ars, avranno priorità nell’uso della sala stampa, della Sala Rossa e della Sala Gialla del Palazzo dei Normanni per iniziative istituzionali, disporranno anche di uno spazio nella rivista “Cronache Parlamentari Siciliane” e di un’informazione costante sui lavori delle Commissioni e dell’Aula con la possibilità di essere ascoltati in audizione. Palazzotto ha annunciato che chiederà subito di essere ascoltato in commissione sul Ddl sul commercio: “Questa iniziativa è un modo per tamponare un’emergenza democratica dovuto ad una legge elettorale regionale che ha lo sbarramento più alto d’Italia che tiene fuori dalla rappresentanza parlamentare il 21% delle liste presentate alle elezioni. Se sommiamo questo dato a quello dell’astensionismo, abbiamo una percentuale di cittadini siciliani non rappresentati superiore al 50%”.
Giambrone ha ribadito il giudizio “assolutamente negativo” di nei riguardi del governo Lombardo: “La Sicilia è ferma. Nei prossimi giorni -ha anticipato – terremo una conferenza stampa in cui diremo la nostra a riguardo”.
Il presidente dell’Ars, infine, non ha escluso che nei prossimi mesi il diritto di tribuna posso essere esteso anche ad altri partiti, non rappresentati all’interno del Parlamento siciliano.

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