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Palermo – Infrastrutture, sogni e parole ma niente fondi per due anni

Luca Insalaco

Palermo – Infrastrutture, sogni e parole ma niente fondi per due anni

giovedì 21 Aprile 2011

Niente problemi per il 2011, ma per 2012 e 2013 sono a rischio le opere inserite nel Piano triennale. Il ragioniere: “Le risorse non sono adeguate a dare copertura finanziaria”

PALERMO – Grandi opere: tra ritardi e disagi i cittadini si interrogano sullo stato di avanzamento dei lavori in città. Opere come il collettore Sud-orientale per convogliare le acque bianche e nere al depuratore di Acqua dei Corsari, destinato a costituire la “spina dorsale” dell’intero sistema fognario del capoluogo. O ancora le opere destinate a rivoluzionare il sistema di mobilità urbana, oggi interamente demandata al trasporto su gomma e nello specifico, alle auto (da qui i livelli abnormi di polveri sottili nell’aria), ovvero anello e passante ferroviario, tram e metropolitana leggera.
 
“Per il collettore fognario – spiega l’assessore comunale alle Opere pubbliche, Sergio Rappa – dopo la rescissione del contratto con la Cariboni abbiamo chiamato l’impresa seconda classificata, che si è detta interessata. Speriamo che si possa trovare un accordo. Sono fiducioso che entro settembre possano ripartire i lavori. Per la metropolitana leggera, spero che si possano avviare i lavori entro la fine del mandato del sindaco, mentre per il tram e passante ferroviario si lavora alacremente”. Non pervenuto l’anello ferroviario i cui costi sono aumentati ancora prima che siano iniziati i lavori.
Per quanto riguarda il passante, invece, nei giorni scorsi i residenti nell’area interessata dai lavori hanno protestato per i disagi creati dal cantiere. Rumori, polvere e ma anche incidenti tra i camion usati per lo smaltimento dei materiali. “Chiediamo all’amministrazione immediati controlli sullo stato dei luoghi a salvaguardia della salute pubblica e l’adozione di adeguate precauzioni che rendano i lavori compatibili con la vita dei residenti” è l’appello lanciato dal coordinatore cittadino dell’Italia dei Valori, Fausto Torta. E nei giorni scorsi Fabrizio Ferrandelli, capogruppo dei dipietristi in Consiglio comunale, ha incontrato i responsabili della Sis, la società che gestisce i lavori, assieme ad una delegazione di residenti e commercianti, mettendo sul tavolo alcune proposte, quali il rispetto delle norme di sicurezza, la scelta di orari consoni per evitare rumori molesti ma anche la possibilità di realizzare un piccolo parcheggio temporaneo all’interno del cantiere da mettere a disposizione dei commercianti per i loro clienti. I risultati dell’incontro sono stati giudicati soddisfacenti dalla delegazione: “Presto – ha annunciato Ferrandelli – saranno realizzati 30 stalli per il parcheggio temporaneo riservato ai clienti dei negozi della zona. L’assenza di posti auto stava creando non pochi disagi, mettendo in ginocchio soprattutto l’economia dell’intero quartiere”. Inoltre, “dalla direzione assicurano che entro luglio la strada verrà riaperta al traffico, eliminando di fatto i disagi creati alla circolazione. Per quanto riguarda la polvere e la sporcizia delle vie circostanti – conclude il consigliere d’opposizione – la Sis ha appena acquistato un automezzo per aspirare la polvere e pulire le strade che arriverà entro Pasqua”.
Dalle opere cantierate a quelle che aspettano di esserlo. Sul Piano triennale delle opere pubbliche grava come un macigno la cronica carenza di risorse di Palazzo delle Aquile, che rischia di rendere vana la pianificazione delle infrastrutture. Una crisi di liquidità certificata dal ragioniere comunale Paolo Bohuslav Basile il quale, in un parere reso all’amministrazione, ha messo nero su bianco che “le risorse finanziarie su cui fare affidamento da parte del Comune di Palermo nel triennio 2011-2013 non sono adeguate a dare copertura finanziaria alle opere pubbliche facenti parte del piano”. Se la copertura per il 2011 non pare problematica, i “forti dubbi” di Basile circa le capacità dell’ente di reperire le risorse finanziarie si concentrano soprattutto sugli anni 2012 e 2013. “La verità – accusa il coordinatore cittadino dell’Idv, Pippo Russo – è che siamo sull’orlo del dissesto finanziario per la dissennata e disastrosa gestione delle risorse da parte della giunta Cammarata”.

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