Sanità, la Regione finanzia le trasfusioni - QdS

Sanità, la Regione finanzia le trasfusioni

Massimo Mobilia

Sanità, la Regione finanzia le trasfusioni

venerdì 06 Maggio 2011

L’assessore per la Salute ha fissato le tariffe da corrispondere ogni anno alle Aziende che rendicontano entro il 31 gennaio. Da 12 a 35 € ai Centri qualificati per ogni analisi. Alla banca del sangue di Rg 217 € per indagine Dna

PALERMO – C’è un Piano regionale sangue e plasma (Prsp) con cui l’assessorato per la Salute ha organizzato la rete trasfusionale della Sicilia (decreto n. 1141/2010), individuando quattro strutture sanitarie, definite di livello A, per centralizzare le attività di qualificazione biologica dei cosiddetti “emocomponenti”: l’Asp di Agrigento, il policlinico Vittorio Emanuele di Catania, gli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo e l’Asp di Ragusa. Allo stesso tempo il Piano ha previsto tre “biobanche”, per la raccolta e conservazione del sangue, individuate nella “Banca di emazie di gruppo raro” presso il Servizio di medicina trasfusionale di Ragusa, nella “Banca degli occhi” dell’ospedale Cervello di Palermo e nella “Banca del sangue cordonale” del Servizio trasfusionale di Sciacca.
In linea con questo riassetto, l’assessore Massimo Russo ha adesso approvato il Piano di finanziamento regionale per le attività trasfusionali, fissando anche le tariffe per le specifiche prestazioni fornite in questo campo nei poli sanitari dell’Isola, attraverso un decreto firmato il 22 marzo scorso e pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 14 aprile. Previsti finanziamenti, ad esempio, per i cosiddetti “Centri di qualificazione biologica” (Cqb) degli emocomponenti e dei donatori, che si occupano di effettuare le analisi di validazione biologica e di eseguire i test sierologici. L’Asp sede del Cqb potrà vedersi corrisposta una tariffa pari a 35 euro per ogni unità sottoposta a validazione e una somma di 12 euro per ciascun donatore.
A questi Centri viene riconosciuto anche il rimborso dei costi di trasporto dalle sedi afferenti a quelle centrali, in particolare con tariffe da 1,30 a 1,80 euro a viaggio per raggiungere i principali Centri di Catania, Palermo e Sciacca. Per ricevere il contributo, l’Azienda sede del Centro dovrà trasmettere al Servizio 6 del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato per la Salute, tutta la rendicontazione relativa a test e donatori, entro il 31 gennaio dell’anno successivo.
Finanziamenti anche per la “Banca di emazie di gruppo raro” dell’Asp di Ragusa, a cui viene assicurata la possibilità di accedere al contributo della Regione per sostenere le spese di analisi, conservazione ed estrazione di Dna o Rna che, in base ai tariffari regionali, hanno un costo di 217,16 euro per tipizzazione estesa ad ogni singolo donatore. In questo caso la Regione è disposta a finanziare fino ad un massimo di 3 mila tipizzazioni l’anno, quindi fino a circa 651.500 euro. La rendicontazione di attività e donatori deve’essere allo stesso modo recapitata, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, al Dasoe regionale, per poter beneficiare del finanziamento.
Riconosciuta poi la corrispondenza del costo sostenuto per ogni paziente che, in regime ambulatoriale, viene sottoposto a trasfusioni per il trattamento di “Ldl aferesi”, cioè quello necessario per curare soggetti con forme gravi di ipercolesterolemia refrattarie al trattamento farmacologico convenzionale, la cui struttura preposta è l’Arnas Civico di Palermo. In questo caso la tariffa stabilita dal decreto è di 1.500 euro a trattamento. Il Civico effettua anche, insieme all’Azienda Sofia-Cervello di Palermo e al Policlinico di Catania, le “inattivazione dei patogeni nei concentrati piastrinici”, ossia quelle attività volte ad annullare il rischio che nelle trasfusioni si possano trasmettere malattie contagiose: per loro la Regione riconosce una tariffa di maggiorazione pari a 104 euro per ciascuna procedura di inattivazione.
 

 
Contributi regionali anche per attività speciali e per i servizi di emergenza attivi 24 h su 24
 
PALERMO – Ci sono anche altri particolari trattamenti trasfusionali per cui l’assessorato regionale per la Salute ha fissato le singole tariffe da corrispondere alle Aziende sanitarie che effettuano le cure, attraverso l’Asp di residenza dei pazienti trattati in regime ambulatoriale. L’ospedale Cervello di Palermo e il Policlinico di Catania, ad esempio, sono le strutture trasfusionali preposte al trattamenti della “fotoaferesi”, una particolare tecnica di fotochemioterapia extracorporea utilizzata solitamente per la cura dei linfomi cutanei, per il quale possono beneficiare del contributo regionale. In particolare, il decreto dell’assessore Russo ha stabilito le tariffe per singola procedura che comprendono 1.537,90 euro per la “fotoaferesi”, 880,80 euro per “l’emofiltrazione” e 1.248,80 euro per ogni “colonna”, sia plasma che di immuno, utilizzate. C’è poi un servizio attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, presso i Servizi di medicina trasfusionale della Sicilia, per soddisfare le richieste di emergenza/urgenza, definito “Plasma Exchange ed Eritroexchange”, a cui il decreto della Regione ha riconosciuto due differenti tariffe per trattamento, 454,93 euro per il primo e 386,20 per il secondo, a cui sommare i costi di plasma, albumina ed emazie utilizzate, da corrispondere all’Azienda che effettua queste prestazioni.

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