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Palermo – Per salvare il centro dal degrado le società miste pubblico-privato

Claudio Di Gesu

Palermo – Per salvare il centro dal degrado le società miste pubblico-privato

martedì 17 Maggio 2011

Assegnato un finanziamento di 245 mila euro per costituire le Stu (Società di trasformazione urbana). Si chiamano Stu e sono nuovi strumenti nazionali. Palermo tra le otto città scelte

PALERMO – Ennesimo studio di fattibilità per l’istituzione di quattro Aree di trasformazione urbana in centro storico. Il Comune di Palermo, dopo la Convenzione firmata con il ministero delle Infrastrutture, ha avuto assegnato un finanziamento di 245 mila euro per redigere gli studi operativi relativi a quattro “Società di trasformazione urbana” (Stu) in centro. Il finanziamento, assegnato solo ad altre otto città italiane, tutte nel Mezzogiorno, dovrebbe permettere agli Uffici del Piano Strategico e del Centro Storico di attivare in tempi brevi una proposta per la costituzione di una Stu riguardante quattro aree in centro storico come “fattore di qualità e competitività”.
Che cosa individua quest’acronimo? Le Stu sono strumenti messi a disposizione degli enti locali per rendere più efficace e velocizzare la riqualificazione e sviluppo delle aree urbane con l’attuazione degli strumenti urbanistici, tutto ciò attraverso una progettazione e realizzazione comune tra pubblico e privato.
Oltre al Comune, che ne detiene la maggioranza e il potere regolativo, alla costituzione delle società potranno partecipare altre istituzioni pubbliche quali la Provincia e la Regione, oltre che le istituzioni presenti in centro storico (l’Università e la Curia) e i privati proprietari degli edifici o imprenditori, naturalmente scelti tramite procedura di evidenza pubblica. Le aree individuate sono distribuite in ognuno dei Mandamenti e in quartieri che possiedono le caratteristiche per un reale interesse dei privati.
Mandamento Palazzo Reale. Area dell’Albergheria con prevalenti funzioni residenziali, sociali e di piccolo commercio con particolare attenzione agli usi universitari e la localizzazione di grandi servizi culturali nel complesso di Casa Professa-Palazzo Marchesi.
Mandamento Monte di Pietà. Area del Capo con prevalenti funzioni residenziali, sociali, commerciali, anche legate alla presenza del complesso del Tribunale.
Mandamento Tribunali.  Area Scopari con funzioni miste residenziali e commerciali e le localizzazioni di grandi servizi legati al turismo e all’università.
Mandamento Castello a mare. Area Cassari con funzioni miste residenziali, di servizio e commerciali, soprattutto turistiche legate al porto della Cala e al parco archeologico. Sulle aree saranno concentrati una parte dei 18mln di euro destinati a opere pubbliche, recentemente deliberati, in modo da costituire un volano per la realizzazione degli interventi.
Chissà se il coinvolgimento dei privati, quindi con più interessi economici che filantropici possa finalmente dare un’univocità d’intenti nella difficile opera di vero rilancio del centro storico. Naturalmente, al nostro giornale il compito di verificare in corso d’opera se alle parole seguiranno i fatti.
 

 
Gli obiettivi. Carta: “Una rigenerazione del centro
 
PALERMO – “Nel progetto strategico del futuro portato avanti dall’Amministrazione – dichiara Maurizio Carta, assessore al Centro storico e Risorse immobiliari – il centro storico della città rappresenta un’importante centralità e la costituzione delle Stu darà un forte impulso alla sua rigenerazione poiché mette in moto le risorse edilizie e le capacità economiche locali trasformandole in valore. Le Stu -prosegue Carta – sono capaci di generare un’adeguata attrazione di capitali e una moltiplicazione degli investimenti (si possono stimare 100-120 milioni di euro d’interventi), facendosi promotrici di una rinnovata capacità di attivare processi di sviluppo economico e sociale nel segno della qualità urbana e dell’attrattività e creando le condizioni per il rilancio dell’intera economia cittadina”.

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