ROMA – Il ddl per la difesa del suolo ha passato la prova del fuoco ma si intravedono all’orizzonte modifiche all’articolo 4 e 9. Il parere favorevole delle Regioni è comunque arrivato e il Ddl ha ricevuto il via libera anche dalla Conferenza Unificata. Quest’ultima – che è presieduta dal ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, e di cui fanno parte Regioni, Comuni e Province – ha espresso parere favorevole al provvedimento, chiedendo però che durante l’iter parlamentare siano accolte una serie di modifiche. Le Regioni, in particolare, pur apprezzando l’iniziativa del Governo e condividendone le finalità, come spiegano nel documento approvato in Conferenza delle Regioni, ravvisano la necessità di un intervento correttivo sul testo “per rendere attuabili e sostenibili le relative disposizioni attraverso il loro raccordo con le normative regionali vigenti, nel rispetto della ripartizione costituzionale delle competenze tra Stato e Regioni nei diversi ambiti in cui interviene il provvedimento, con specifico riferimento alle disposizioni che attengono la materia del governo del territorio”. I governatori sono particolarmente preoccupati dall’attuazione della disciplina prevista all’articolo 4, sulle priorità del riuso, sui tempi ed i contenuti, “data anche la complessità procedurale e documentale della disciplina prevista e le ricadute sulla attività pianificatoria di competenza degli enti territoriali”. Come anticipato, non piace alle Regioni nemmeno l’articolo 9, che contiene le disposizioni transitorie e finali, “anche esso fortemente invasivo delle competenze legislative regionali e delle attribuzioni degli enti locali”.