Per abolire le Province basta una legge ordinaria - QdS

Per abolire le Province basta una legge ordinaria

Raffaella Pessina

Per abolire le Province basta una legge ordinaria

sabato 09 Luglio 2011

Mentre il presidente dell’Upi Sicilia, Avanti, accusa l’inefficienza del Governo. Cracolici (Pd) cerca di sollecitare il presidente Lombardo

PALERMO – L’assessore all’economia Gaetano Armao, insieme all’assessore per le Attività produttive Marco Venturi ha presentato un emendamento al disegno di legge per la costituzione dell’Irsap (Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive), la cui discussione comincerà martedì della prossima settimana a Palazzo dei Normanni. L’emendamento prevede l’autorizzazione all’assessorato ad aprire una linea di credito da 150 milioni di euro con la Bei (Banca europea degli investimenti), 60 dei quali sarebbero da utilizzare entro il 31 dicembre e gli altri 90 entro la fine del 2012. In pratica il Governo sta ripresentando quanto proposto nel maxiemendamento sulla finanziaria, ma che poi era stato accantonato.
E, a proposito di finanziaria, ma quella nazionale, la Sicilia ha consegnato in Conferenza unificata un documento delle Regioni a statuto speciale con il quale si evidenzia la violazione delle procedure, sancite dalla legge sule federalismo fiscale e previste per questo tipo di Regioni, per la determinazione del patto di stabilità. “Violazioni – ha dichiarato l’assessore all’Economia Armao – che si accompagnano ad una compressione della perequazione fiscale e sono anzi una conferma dell’ulteriore indebolimento di qualsiasi speranza di perequazione infrastrutturale”. “E poichè per le Regioni a statuto speciale si prospetta un federalismo iniquo ed impercorribile – è scritto nella nota – le stesse chiedono una interlocuzione diretta con il governo nazionale nell’ambito della revisione delle norme di attuazione dei singoli statuti”. Sempre sul fronte politico non si placa la polemica attorno alla proposta di Lombardo di abolire autonomamente in Sicilia l’istituzione della Provincia. Il capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici si dichiara favorevole. “L’abolizione delle Province era uno dei punti che il Pd aveva posto alla base del sostegno a questo Governo – dice Cracolici – siamo pronti a fare la nostra parte in quella che riteniamo una riforma giusta e qualificante”. E prosegue: “a differenza del resto del Paese, in Sicilia è sufficiente una legge ordinaria per sciogliere le province e dare vita a i consorzi intercomunali”.
Non è dello stesso parere il presidente della Provincia di Palermo ma anche presidente dell’Unione delle province siciliane, Giovanni Avanti, che ribatte che”Le dichiarazioni di Lombardo su questo argomento somigliano ad uno specchietto per le allodole, per distrarre l’opinione pubblica sulla totale inefficienza del governo regionale. Un intervento “dovuto” in difesa delle istituzioni che presiede. E rincara la dose attaccando la Regione “che muove e foraggia – dice Avanti – ogni giorno un esercito di persone, per non parlare delle partecipazioni ad enti che spendono milioni di euro o della pletora di consulenti di cui Lombardo e i suoi assessori si dotano”. Giovanni Avanti ha anticipato che se sarà necessario ricorrerà alla Corte Costituzionale per salvaguardare le prerogative degli enti locali siciliani. Infine la prossima settimana si preannuncia una lunga discussione a Sala d’Ercole perchè all’ordine del giorno, oltre al ddl sull’Irsap, verrà discussa la mozione di censura nei confronti dell’assessore della salute Massimo Russo. Sarà di sicuro l’occasione per testare quanto hanno pesato le raccomandazioni da parte del Presidente dell’Ars Cascio sulla presenza dei rappresentanti del Governo in Aula, ma anche di comprendere, a seconda di quanto diranno i vari partiti in  sulla censura proposta, quale direzione prenderanno le trattative per il nuovo rimpasto di Governo, il quinto dall’inizio della legislatura.

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