Il Qds in volo con la Guardia Costiera. La sicurezza come garanzia del cittadino - QdS

Il Qds in volo con la Guardia Costiera. La sicurezza come garanzia del cittadino

Margherita Montalto

Il Qds in volo con la Guardia Costiera. La sicurezza come garanzia del cittadino

venerdì 22 Luglio 2011

Vigilanza flussi immigratori, controllo delle coste, missioni di ricerca e di soccorso per la salvaguardia della vita umana. Operazioni che richiedono preparazione, studio ed allenamento psicofisico da parte dei piloti

CATANIA – Il motto latino “Omnia vincit animus”, ispirato al verso della decima Egloga di Plubio Virgilio Marone, “Omnia vincit amor”, sintetizza ed esalta l’impegno e la forza d’animo profuse ogni giorno, senza riserve, dal personale delle Capitanerie di porto nell’espletamento delle proprie funzioni. Vogliamo trasferire ai lettori che il decollo di un elicottero o un aereo in attività di soccorso non è solo un’immagine affascinante o eroica proposta dalla televisione, ma è il risultato di sforzi, preparazione, studio e allenamento psico-fisico da parte dei piloti e del personale che collabora a bordo e fuori. Non è come stare dietro ad una scrivania, ma molto di più: si rischia la vita propria e quella degli altri.
E il QdS prende il volo con la Guardia Costiera.
Il Capitano di Fregata (CP) Pil. Andrea Vitali comandante del 2 Nucleo Aereo e 2^ Sez. di Volo elicotteri GC Catania, coadiuvato dal copilota Diego Gianani, dall’operatore di volo Massimiliano Pettoruto e dall’operatore di volo ORN Luca Di Blasi preparano i motori dell’AW 139 che dalla Base Aeromobile della Guardia Costiera di Catania si leva in volo. Dopo l’ok dalla torre di controllo il “Nemo” si dirige verso Nord per mostrare una simulazione di soccorso e recupero naufrago eseguito con verricello su un rimorchiatore d’alto mare.
Si viaggia ad una velocità di 300 km/ h, con intensità di vento 8 nodi, condimeteo ottime. Finalmente il Comandante individua il rimorchiatore che interessa e dal quale giunge l’ok di conferma di collaborazione alla simulazione, ed iniziano le manovre. Non È una manovra semplice ma la professionalità è massima.
Pettoruto (l’operatore di volo) aiuta il collega ORN Di Blasi ad agganciarsi al verricello che lo fa scendere sul ponte del rimorchiatore come se dovesse prelevare una persona in difficoltà.
Spiega il Comandante Vitali: “Oggi le condizioni sono eccellenti, ma non sempre siamo fortunati. Ci imbattiamo in forti mareggiate, vento e temporali che non consentono di eseguire le manovre facilmente e rapidamente. Dobbiamo essere pronti a tutto anche perché siamo consapevoli che una vita, da qualche parte giù in mare, dipende dalle nostre capacità. Ecco perché è fondamentale che ogni passaggio nelle manovre sia coordinato e assolutamente perfetto. Non possono essere tollerati errori o distrazioni. Massima vigilanza e attenzione, ma soprattutto grande sinergia e collaborazione a bordo fra il personale. Tutto, certamente, è reso possibile dall’alta tecnologia delle strumentazioni delle macchine messe a nostra disposizione ”.
Descrizione delle caratteristiche dei mezzi in dotazione ai reparti di volo della Guardia Costiera di Catania. La componente aerea è nata nel 1988 con il P166 DL3 SEM (Orca) aeromobile ad ala fissa utilizzato per la sorveglianza ecologica e marittima, per il controllo delle coste, missioni di ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare, polizia marittima, vigilanza flussi immigratori, antinquinamento, e trasporto traumatizzati e persone.
Il secondo arrivato è l’AB 412 Agusta (Koala) aeromobile ala rotante utilizzata per vigilanza pesca, ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare con il conseguente recupero del naufrago o traumatizzato per mezzo del personale di bordo operatore di volo ORN (operatore recupero naufrago).
Il terzo è l’ATR 42 MP (Marine Patrol) MANTA 10-01 (MM62170) Pattugliatore Marittimo Lungo Raggio in servizio dal maggio 2001 e il MANTA 10-02 (MM62208) in servizio dal luglio 2004. Entrambi gli aeromobili sono in carico di utilizzo alla Base aeromobili della GC di Catania. Il ruolo del Manta consente di portare a termine missioni di scoperta, localizzazione, classificazione, identificazione e tracciamento di navi e natanti di superficie. Le sue caratteristiche assicurano attività di pattugliamento marittimo (per la ricerca e l’identificazione del naviglio di superficie), SAR (ricerca e soccorso), lotta contro l’immigrazione clandestina e vigilanza antinquinamento, può inoltre svolgere missioni dedicate al trasporto truppe, merci, evacuazione sanitaria e umanitaria.
Il penultimo consegnato alla Guardia Costiera è l’AW 139 Agusta Westland. Nel corso del 2010, i Reparti Volo della Guardia Costiera hanno preso in consegna il primo elicottero AW139, proseguendo il processo di ammodernamento che da diverso tempo vede coinvolta l’intera flotta aerea del Corpo. Tale tipologia di aeromobile ad ala rotante permette tramite il recupero con il verricello e/o aviolancio di battellini di espletare salvataggi e recupero di naufraghi o traumatizzati.
In servizio dal marzo 2011, ultimo aeromobile arrivato in casa GC, è il Pattugliatore Marittimo Medio Raggio P180 AVANTI II che mantiene la tradizione del nome ORCA già utilizzato per il primo aeromobile della Flotta Guardia Costiera.
 


Gli interventi. Spirito di sacrificio e professionalità
 
Le foto scattate in volo si commentano da sole poiché mostrano le varie fasi delle manovre.
Un momento da mozzare il fiato e assolutamente commovente.
Tutti i militari lavorano per garantire la sicurezza e mettono a disposizione le loro capacità per salvaguardare la vita umana in mare che è, infatti, lo spirito delle Guardia Costiera Capitaneria di Porto.
“È una grossa realtà operativa quella della Guardia Costiera Capitaneria di Porto poiché i mezzi in dotazione sono all’avanguardia. Il P180, ultimo arrivato, è il più innovativo dal punto di vista tecnico, ma l’AW139 è il nostro orgoglio ed è una macchina che ci invidiano le Forze Armate ed è stata presa in carico solo ultimamente anche dalla Guardia di Finanza. Una considerazione va fatta riguardo al personale che gestisce questi mezzi con grande professionalità e qualificazione. La preparazione fisica e psicologica è messa a dura prova durante interventi di soccorso in mare che non sempre trovano condizioni meteo ottimali”.
Così si è espresso il Capitano di Vascello (CP) Patrizio Zumbo comandante della Base Aeromobili GC Catania.
 

 
Due linee di volo, elicotteri ed aerei
 
CATANIA – Catania, nell’ambito della Direzione marittima, gode della presenza della Base aerea con le due linee di volo, elicotteri ed aerei. L’attività della Base, coordinata alle dipendenze della Direzione Marittima e dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera– spiega l’ammiraglio Domenico De Michele, Direttore Marittimo della Sicilia Orientale, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del porto di Catania – comporta interventi ben oltre la giurisdizione della Direzione Marittima della Sicilia orientale, ponendosi di fatto al servizio di tutte le Autorità marittime e Capitanerie di porto dell’Italia meridionale ed insulare ed avendo come teatro operativo il Mediterraneo meridionale. I mezzi a disposizione della Base risultano di ultimissima generazione e tale circostanza segnala la costante attenzione da parte del Comando Generale allo scenario operativo siciliano a fronte delle problematiche connesse anche al noto fenomeno dell’immigrazione clandestina che vede la Sicilia particolarmente interessata, costituente essa stessa il confine Sud e il fronte Sud dell’Europa. I riconoscimenti ottenuti dalla GC dagli organismi delle Autorità nazionali e internazionali testimoniano, ancora una volta, l’estrema affidabilità e abnegazione del personale del Corpo della Capitaneria di Porto Guardia Costiera nell’assolvere i compiti istituzionali che, pur abbracciando variegati settori di ordine operativo, amministrativo e di controllo, vedono il mare come comune denominatore e come elemento essenziale al quale la GC è indissolubilmente collegata.

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