Agricoltura. Gli sprechi della Regione paralizzano il settore.
Riforma bluff. In base alla Finanziaria appena varata dalla Regione si parla di accorpamento dei Consorzi di Bonifica. Diventeranno due contro gli 11 attuali ma non ci saranno riduzioni di costi e personale.
Esercito di precari. Sono 1.446. Dentro c’è di tutto: i precari dell’art. 110, quelli dell’articolo 3 (contrattisti), quelli della legge 4/06, gli ex art. 23, gli operai non coperti da garanzie occupazionali.
Una caterva infinita di dipendenti a tempo indeterminato e di precari: passano gli anni, si sprecano fiumi di parole, ma i Consorzi di Bonifica in Sicilia restano i carrozzoni di sempre.
Adesso si parla di riforma che si va finalmente concretizzando: in base alla Finanziaria appena varata dalla Regione si andrà in direzione dell’accorpamento dei Consorzi di Bonifica.
Diventeranno due contro gli 11 attuali: uno nascerà a Palermo (con competenza anche su Trapani, Agrigento e Caltanissetta) e uno a Catania (con competenze su Enna, Ragusa, Siracusa e Messina). In realtà il risparmio sarà molto contenuto perché di fatto non si toccherà la voce di spesa più grande che è legata alle spese correnti, quindi al personale: si resta sui 62,3 milioni di euro all’anno. (
continua)