La nuova vita del ponte Primosole sul Simeto - QdS

La nuova vita del ponte Primosole sul Simeto

La nuova vita del ponte Primosole sul Simeto

martedì 29 Novembre 2011

Ieri la cerimonia alla presenza delle autorità. Si sviluppa su 670 m per dieci campate. Ciucci: “Lavori a tempo di record”. Occorsi 23 milioni per sostituire il viadotto costruito durante l’ultima guerra mondiale

CATANIA – L’Anas ieri ha aperto al traffico il nuovo ponte Primosole sul fiume Simeto lungo la strada statale 114 “Orientale Sicula”. Alla cerimonia (nella foto il taglio del nastro) erano presenti l’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Catania Francesco Nicodemo, il sindaco del capoluogo etneo Raffaele Stancanelli e il condirettore generale tecnico dell’Anas Gavino Coratza.
“Grazie al nuovo ponte, ricostruito dall’Anas in tempi record, – afferma in una nota l’amministratore unico dell`Anas Pietro Ciucci in una sua lettera inviata ai presenti – viene ripristina la viabilità lungo la strada statale 114 che rappresenta un’arteria fondamentale per il traffico turistico e commerciale della zona, perché consente il collegamento diretto tra Catania e Siracusa, congiungendo la fondamentale Tangenziale di Catania con la rotatoria di innesto per Siracusa”.
“L’intera opera – prosegue Ciucci -, compresa tra il km 109,740 e il km 110,010 della strada statale 114 e lunga 1.150 metri, ha richiesto un investimento di 23 milioni di euro e sostituisce un vecchio ponte, edificato nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, esteticamente pregiato e degno della grande cultura siracusana e catanese”.
Il nuovo ponte ha inizio in corrispondenza della rotatoria d’innesto con la strada statale 114 “Orientale Sicula” (lato Siracusa) e prosegue fino allo svincolo con la tangenziale di Catania (lato Catania) ed è suddiviso in 10 campate, con uno sviluppo di 676,5 metri.
“Il nuovo ponte Primosole – ha detto Coratza – è stato realizzato nella stessa posizione del precedente e ha uno sviluppo maggiore in modo da consentire l’allargamento dell’alveo del fiume Simeto e, quindi, un miglior deflusso delle acque, a distanza di due km dalla nuova foce, arginata a seguito dell’alluvione del 1951”.
La struttura è realizzata con un sistema misto acciaio-calcestruzzo e la parte metallica e’ in materiale “insensibile” alla corrosione da ossidazione. La carreggiata è composta da due corsie di 3,75 metri, una per ogni senso di marcia, e da due banchine laterali pavimentate di 1,5 metri, per un totale di 10,5 metri.
“Questa è un’opera strategica perché collega due province importanti, Catania e Siracusa, ma soprattutto una zona turistica. Diventa una via di fuga importante, in una zona altamente sismica, e in questo momento è una delle opere tecnologicamente piu avanzate”, ha detto il direttore regionale Anas Sicilia, Ugo Dibennardo.
“C’è stata – ha aggiunto – anche una sistemazione idraulica del bacino del Simeto: il ponte ora è più lungo. In questi giorni abbiamo aggiudicato il bando per il nuovo argine, e questo porterà ad una maggiore sicurezza anche dal punto di vista idraulico: abbiamo fatto uno studio duecentennale sul bacino del Simeto”.

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