Ambiente. Il rischio sismico in Sicilia e la mancata prevenzione.
Presente. Mancanza di fondi e priorità ad altre scelte politiche: sono i presupposti della mancanza di investimenti mirati nella prevenzione sismica in Sicilia, isola storicamente devastata da terremoti e maremoti.
Futuro. Dal terremoto del 1693 (zona orientale) a quelli del 1908 (Messina) e 1968 (Belìce), gli esperti ricordano che l’Isola sarà investita da un sisma di grande intensità. Conseguenze tanto ignote quanto tragiche.
PALERMO – Sisma e petrolchimici non vanno d’accordo. La Sicilia brulica letteralmente di impianti a rischio incidente rilevante – sono circa settanta – ma a livello nazionale non esiste una normativa specifica sulla prevenzione del rischio e sulla valutazione puntuale della vulnerabilità sismica degli impianti esistenti e per la loro messa in sicurezza.
Eppure basterebbe osservare la cartina della vulnerabilità sismica dell’Isola per manifestare una preoccupazione che non potrebbe giungere soltanto a posteriori. E il sisma non avverte.
Basta soltanto ricordare il secolo appena trascorso: da Messina al Belìce fino al terremoto del 13 dicembre 1990, per citare quelli più potenti. Gli esperti ricordano: prima o poi l’Isola sarà investita dal cosiddetto Big One. (
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