Bilancio 2012: l’ora della verità sui tagli - QdS

Bilancio 2012: l’ora della verità sui tagli

Raffaella Pessina

Bilancio 2012: l’ora della verità sui tagli

mercoledì 11 Aprile 2012

Oggi in commissione Bilancio prevista la presenza di Lombardo. Caputo (Pdl) chiede la revoca delle nomine dei consulenti

PALERMO – Qualche risorsa in denaro per infrastrutture sta per arrivare in Sicilia dall’Unione Europea. Sembra impossibile che, in un momento di crisi grave come quello attuale, possano rendersi disponibili delle somme per migliorare la viabilità siciliana. Il commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn ha confermato ieri infatti la decisione della Commissione di destinare 196,8 milioni di euro all’Italia per completare le rimanenti tratte dell’autostrada Siracusa-Gela. Le risorse provengono dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Un tratto di 40 chilometri dell’autostrada è già operativo tra Siracusa e Rosolini, mentre restano da realizzare altri 19,8 chilometri tra Ispica e Modica con l’obiettivo di migliorare i collegamenti nella parte meridionale dell’isola e ridurre i tempi di percorrenza. L’Ue contribuirà con 196,8 milioni di euro su un costo totale pari a 339,7 milioni. Il beneficiario del progetto è il Consorzio per le Autostrade Siciliane (Cas), concessionario della rete autostradale, sotto il controllo della Regione.
Resta ora da vedere quanto tempo impiegherà la burocrazia siciliana per mettere a frutto questa possibilità, ossia in quanto tempo riuscirà a realizzare l’opera. Intanto per questa mattina è fissata la riunione in Commissione bilancio per esaminare i documenti relativi alla finanziaria che dovrà essere approvata in Aula i prossimi giorni. Prevista anche la presenza del presidente della Regione Raffaele Lombardo. Domani invece si terrà l’Aula di mattina e il presidente della Commissione attività produttive ha presentato un ordine del giorno per chiedere la revoca delle nomine dei consulenti alla Regione. “è assurdo che in un momento in cui la Sicilia perde le risorse comunitarie e non ha ancora un bilancio – ha detto Caputo – il Governo Lombardo e la sua giunta invece di preoccuparsi dei problemi e delle esigenze dei siciliani, continua a nominare nuovi consulenti”.
Chiesto intanto dalla Procura della Repubblica di Messina, il rinvio a giudizio per il parlamentare siciliano Cateno de Luca, nell’ambito dell’inchiesta su alcune speculazioni edilizie a Fiumedinisi. A Cateno De Luca la Procura contesta l’abuso d’ufficio, il falso e la tentata concussione. L’inchiesta riguarda vicende del periodo compreso tra il 2004 e il 2010. In un comunicato diffuso ieri pomeriggio Cateno De Luca esprime il proprio pensiero di cui riportiamo per dovere di cronaca, uno stralcio così per come ci è arrivato: “Indiscrezioni di stampa delle ore 13.30 hanno filtrato la notizia che la Procura della Repubblica di Messina, avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per l’on. Cateno De Luca ed altri 17 indagati, per alcune vicende giudiziarie scaturenti dall’attività del De Luca, quale Sindaco di Fiumedinisi, tra il 2005 e 2008. Una parte della Procura della Repubblica di Messina – dichiara De Luca – assume sempre più le sembianze per la vicenda che mi riguarda, di una cupola politico-mafiosa-massonica, che nulla ha a che vedere col verminaio di cui ha parlato anni fa l’on. Vendola”.
Sul fronte politico si sta concretizzando una specie di conto alla rovescia che porterà presumibilmente alle elezioni anticipate. Questi i principali passi: il presidente Lombardo ha dichiarato la scorsa settimana, in occasione degli auguri di Pasqua ai giornalisti che si dimetterà un minuto prima della decisione del Gip sulla sua situazione giudiziaria. Nel frattempo si svolgeranno le amministrative in Sicilia che faranno da banco di prova per le prossime alleanze a livello regionale. Quindi con le dimissioni di Lombardo cadrà Governo ed Ars e si indiranno nuove elezioni che si svolgeranno, sempre presumibilmente, subito dopo l’estate. Insomma, invece di un rimpasto del Governo si arriverà ad avere un vero e proprio nuovo Governo con una nuova legislatura, la sedicesima, con un numero inalterato di deputati, che attualmente è di 90 elementi, invece dei 70 previsti dalla legge approvata dall’Ars e che in questo momento si trova nei palazzi di Camera e Senato per la ratifica. Se qualcuno arriva a pensare che una nuova elezione potrebbe portare qualche novità, quale vantaggio invece, in termini di spesa potrà portare la rielezione dei 20 parlamentari che non ci dovevano più essere?

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