Governo cerca rimedio all’impugnativa - QdS

Governo cerca rimedio all’impugnativa

Raffaella Pessina

Governo cerca rimedio all’impugnativa

martedì 01 Maggio 2012

Vietato utilizzare accantonamenti in c/capitale per la spesa corrente. Presentati due Ddl (899/Ae 900/A) per le coperture

PALERMO – Dopo l’approvazione della finanziaria regionale stralciata di quanto impugnato dal Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, nell’ultima seduta svoltasi a Sala D’Ercole, la prossima seduta a Palazzo dei Normanni, prevista per il 9 maggio alle 16, prevede l’esame e la approvazione di due disegni di legge governativi che sono la naturale prosecuzione di quanto accaduto nelle sedute precedenti.
Infatti il Governo il 27 aprile scorso ha presentato due documenti: l’899/A sulla determinazione dei fondi globali ed il n. 900/A sulle norme in materia di entrata ed il finanziamento delle leggi di spesa. Il primo serve per superare l’impugnativa del Commissario dello Stato. Tale allineamento prevede due fasi: la prima quantifica le azioni correttive, dopo l’impugnativa,  per oneri già iscritti in bilancio e per le quali va trovata la copertura, la seconda consente sotto il profilo giuridico contabile di apportare riduzioni agli stanziamenti e correzioni sul lato delle entrate, incrementando  i fondi globali.
Il Commissario dello Stato, infatti, ha chiesto il rispetto della legge n.196/2009 che prevede in via esclusiva e tassativa per la copertura delle leggi di spesa l’utilizzo di precise modalità e cioè  mediante l’utilizzo di accantonamenti iscritti nei fondi  speciali previsti dall’articolo 18, restando precluso sia l’utilizzo  di  accantonamenti del conto capitale per iniziative di parte corrente, sia l’utilizzo per finalità difformi di accantonamenti per regolazioni contabili e debitorie e per provvedimenti in adempimento di obblighi internazionali. Un’altra modalità consentita è quella della riduzione di precedenti autorizzazioni  legislative di spesa e, nel caso in cui queste fossero affluite in conti   correnti o in contabilità speciali presso  la Tesoreria statale, si può procedere alla contestuale iscrizione  nello stato di previsione dell’entrata delle risorse da utilizzare come copertura. Infine è previsto l’utilizzo di una modificazione legislativa che comporta nuove o maggiori entrate, escludendo la copertura  di  nuovi o maggiori oneri di parte  corrente attraverso l’utilizzo dei proventi derivanti da entrate in conto capitale. Con questo  documento si arriverebbe ad un  incremento di risorse sui fondi  globali   di 77.556  migliaia di  euro  per l’esercizio finanziario 2012, di 59.759 migliaia di  euro per l’esercizio finanziario 2013 e di 42.959 migliaia  di euro per l’esercizio 2014.
Il ddl n. 900 invece sulle norme in materia di entrata e di finanziamento alle leggi di spesa, mira a superare le censure del  Commissario dello Stato. Viene riproposta la norma sui canoni di concessione dei beni immobili appartenenti al demanio forestale prevedendo che gli stessi siano determinati in base alla loro effettiva redditività. Sul finanziamento alle leggi di spesa il Governo regionale intende far ricorso  all’utilizzo degli accantonamenti  iscritti nei fondi speciali precludendo,  tuttavia, sia l’utilizzo di accantonamenti del conto  capitale per iniziative  di parte corrente, sia l’utilizzo per finalità difformi  di  accantonamenti per  regolazioni contabili  e debitorie e per provvedimenti  in adempimento di obblighi internazionali.
 
La Regione dovrebbe anticipare gli importi necessari per la corretta gestione degli impianti trasferiti dalla ex  Cassa del Mezzogiorno. Viene determinata inoltre l’autorizzazione di spesa per  il ripianamento dei debiti della regione che ammontano a 15.000 migliaia di euro per il 2012, in  25.720 migliaia di euro per il 2013 e in 9.720 migliaia di euro per l’anno 2014. Previsti anche aumenti per gli importi destinati a “emergenza Palermo” (+500.000 euro). Nel 2010 erano 24 milioni di euro e nel  2011 e 2012 erano previsti 36 milioni di euro. L’aumento viene motivato con il maggiore  fabbisogno finanziario “rappresentato, per il tramite dell’amministrazione attiva, dalla società che ha in carico la categoria di   lavoratori interessati dalla norma”.
 
Aumenti anche per il personale Eas, in  servizio e trasferito. Vengono infine rideterminati gli oneri per sostenere le attività  svolte  da  enti, associazioni, fondazioni ed organismi vari già  individuati dall’articolo 128 della legge regionale n. 11/2010 (ex tabella H),  per un importo di  32.748 migliaia di  euro per il  2012 (al  netto della  riduzione del 10%  già   fissata  in finanziaria) in  33.239  migliaia di euro per ciascun anno del  biennio successivo.

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