Partiti, i più ricchi e i più corrotti - QdS

Partiti, i più ricchi e i più corrotti

Liliana Rosano

Partiti, i più ricchi e i più corrotti

martedì 01 Maggio 2012

Rapporto Trasparency International Italia: leggi opache, informazioni inaccessibili, monitoraggio inefficace. Corte dei Conti e sistema giustizia i migliori settori dal punto di vista dell’integrità

ROMA – Transparency International Italia è stata fondata nel 1996, come associazione appartenente a Transparency International. L’obiettivo, è quello della lotta alla corruzione, pubblica e privata, attraverso vari metodi che vanno dalla sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, alla promozione di leggi e regolamenti.
Anche quest’anno, l’organizzazione ha pubblicato “Nis 2011” Sistemi di integrità nazionale, il Rapporto che si inserisce nell’ambito del più vasto progetto europeo E-NIS, co-finanziato dalla Commissione Europea DG Affari Interni, ha come scopo l’analisi e la valutazione del sistema di integrità nazionale nei 27 Paesi membri dell’UE, in modo da proporre alle istituzioni competenti le riforme che si ritengono più efficaci e sostenibili, a seconda delle peculiarità di ogni contesto nazionale.
Il Report ha valutato 13 diverse istituzioni italiane (dal parlamento alla Corte dei conti) e non solo, attraverso dei parametri, con l’obiettivo di definire il loro profilo in merito alla loro integrità. Dall’analisi, è emerso che il Sistema integrità Italia, con un punteggio medio di 55,04 non può ritenersi soddisfacente.
Ad esempio, i partiti politici hanno il miglior punteggio per quanto concerne le risorse a disposizione, ma risultano all’opposto dotati dei più deboli meccanismi atti a garantirne l’integrità (46).
Il settore pubblico, con un voto medio di 33, l’Autorità Anticorruzione (38) e i media (38) si classificano in fondo alla graduatoria, mentre in cima troviamo la Corte dei Conti (79), il sistema giudiziario (75) e la direzione per i servizi elettorali (75). I primi due, assieme alla società civile, risultano essere i più decisi nell’azione di contrasto alla corruzione.
Il report mostra come sia possibile per il corruttore aggirare i meccanismi esistenti a garanzia dell’integrità, in virtù soprattutto della complessità e opacità delle leggi, della difficoltà di accesso alle informazioni, dell’inefficacia dei sistemi di valutazione e monitoraggio. Come abbiamo già accennato, la maglia nera spett ai partiti politici italiani, che, a  fronte di una notevole disponibilità di risorse ( punteggio pari a 100), abbinata ad un elevata indipendenza (75), i partiti politici sono caratterizzati da minimi livelli di trasparenza (25), responsabilità (25) e integrità (25). Il loro ruolo nella lotta alla corruzione è nullo (punteggio pari a 0). I tre settori che risultano più deboli, secondo il report, sono il Settore Pubblico (33), l’Autorità Anticorruzione (38), i media (38).
Al contrario, la Corte dei Corti ( punteggio pari a 79), il sistema giudiziario (75), e la Direzione Centrale dei servizi elettorali (75) risultano i migliori settori per l’integrità del sistema paese.

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