Contro il razzismo, i cinesi dicono “stupidi” agli italiani - QdS

Contro il razzismo, i cinesi dicono “stupidi” agli italiani

Contro il razzismo, i cinesi dicono “stupidi” agli italiani

martedì 03 Marzo 2020

Coronavirus, continuano gli episodi di razzismo che contrappongono italiani e cinesi, anche per colpa di chi dovrebbero essere d’esempio. La testimonianza di un imprenditore italiano che lavora nel Paese asiatico, raccontata dalla direttrice della rivista Cina in Italia, Hu Lanbo

Con lo scoppio dell’epidemia del nuovo Coronavirus in Cina, sui social media italiani sono comparse molte parole d’insulto nei confronti dei cinesi o del Governo cinese e anche in strada persone cinesi hanno subito discriminazione e biasimo. Quando poi è scoppiata l’epidemia in Italia, si credeva che il virus provenisse dalla Cina, pertanto non ci si è limitati soltanto alle parole, ma si sono iniziate a compiere anche azioni estreme, come insulti a persone anziane o episodi di violenza verso i giovani. Il Veneto è la terza zona colpita in Italia dopo la Lombardia, ma inaspettatamente la scorsa settimana il presidente della Regione Luca Zaia ha insultato pubblicamente i cinesi, affermando che mangiano topi vivi e, dopo le proteste dell’Ambasciata cinese in Italia, si è scusato ufficialmente.

Tuttavia, dopo questo insulto trasmesso da un politico al popolo nei confronti dei cinesi, i cinesi stessi hanno iniziato a contrattaccare, in un modo che l’Italia non può immaginare. Sui social media si è iniziato a chiamare l’Italia “Yidaili”, con una pronuncia simile al nome cinese di “Italia”, ma alludendo al significato di “stupido”. In passato avevo già sentito questo nomignolo, senza dargli troppa importanza. Ma ora molti cinesi lo stanno utilizzando e credo che la questione sia un po’ più seria. Forse le nostre azioni hanno davvero infastidito i cinesi, per questo ci danno dei “daili”, letteralmente delle “stupide pere”.

Io lavoro per un’azienda d’importazione di vini italiani in Sichuan e vivo nel capoluogo di provincia, Chengdu. Quando è iniziata l’epidemia, il Governo cinese ha prontamente attivato il meccanismo di emergenza per la prevenzione e il controllo della stessa, avvisando tutti in Cina, incluse le aziende straniere, di fare prevenzione e controllo e ogni cittadino, inclusi noi delle aziende straniere, è stato avvisato di non dover uscire, non riunirsi, di doversi lavare diligentemente le mani e di far ben ventilare i luoghi chiusi. Bisognava misurare la temperatura a chi entrava e usciva dalle aree residenziali, bisognava registrarsi, con misure di controllo ugualmente rigorose. Ho visto con i miei occhi il personale del servizio di supervisione delle aree residenziali o i volontari acquistare beni di necessità quotidiana per i residenti tenuti lontano da casa per 14 giorni, tornati a Chengdu dalla zona più colpita dello Hubei, e consegnarli davanti la porta di casa. Sebbene i controlli fossero molto rigorosi, sull’aspetto della garanzia del servizio c’è stata molta umanità, le persone hanno ricevuto molto calore.

Bisogna dire che proprio grazie alla risposta rapida e alle misure risolute del Governo, sebbene il nuovo Coronavirus sia scoppiato nel periodo del Chunyun (viaggi per la Festa di primavera, ndt), durante il quale un miliardo e 700 milioni di persone si spostano rapidamente, non ci sono state aree al di fuori dello Hubei che abbiano visto una grande diffusione del virus. Chengdu, dove mi trovo io, è una città con una popolazione di oltre 16 milioni di persone ed è anche il centro di raccolta di manodopera e materiali della Cina occidentale, ma ciò che è stato inaspettato è il fatto che dal 21 gennaio, con la chiusura di Wuhan, si è ufficialmente sollevato l’allarme per la prevenzione e il controllo nell’intero Paese e fino a oggi, in un periodo di oltre 40 giorni, i casi diagnosticati qui siano stati solo 143 e tre i casi di decesso. Ancor più positivo il fatto che a Chengdu oggi, da una settimana, non ci sono nuovi casi. A Chengdu c’è il governo provinciale del Sichuan, una provincia della Cina con una popolazione numerosa, con oltre 83 milioni di persone, una cifra che supera quella della popolazione dell’intera Italia, ma fino a ora in tutta la provincia, il numero di persone risultate infette è poco superiore a 500. Questa situazione spiega che se si scopre per tempo, ci si isola subito, ci si cura subito, si fa prevenzione e controllo nella maniera giusta, l’epidemia del nuovo Coronavirus non è poi così terribile.

Osservando la situazione del trattamento delle persone infette, si vede che il tasso di guarigione è molto alto e il tasso di mortalità è molto al di sotto rispetto a quello di influenze come H1n1, in altre parole anche se si è infettati dal nuovo Coronavirus, si può guarire. La tecnologia medica cinese, negli aspetti di prevenzione e controllo e nel trattamento di questa epidemia, ha anche dimostrato un comportamento distintivo: la capacità di risposta rapida è stata molto forte, si è rapidamente chiarita la condizione genetica del virus e isolato il ceppo; anche in termini di tecnologia di rilevamento del virus, la ricerca è stata molto rapida e ha portato molti nuovi risultati, il più miracoloso dei quali è stato quello di una società di tecnologia di Chengdu che ha inventato un reagente in grado di rilevare sei tipologie di virus, incluso il nuovo Coronavirus. In Cina vi è anche un metodo di trattamento unico, che combina la medicina occidentale e quella tradizionale cinese e che può migliorare in maniera efficace l’immunità del paziente, si dice che la percentuale di efficacia del trattamento di pazienti gravi superi l’80%. Oggi, inoltre, i risultati di ricerca e sviluppo sui farmaci anche in Cina sono numerosi, ci sono molti farmaci efficaci come Clorochina, Remdesivir, Favilavir, Abidol, Darunavir e così via. Queste circostanze indicano che la capacità di risposta dell’umanità al nuovo Coronavirus sta rapidamente migliorando e non c’è bisogno di farsi prendere dal panico.

Ciò che in particolare rende più sollevati è che attualmente, il numero dei casi confermati in tutta la Cina si è molto ridotto e già diverse città e province cinesi, per molti giorni consecutivi, non hanno avuto nuovi casi, incluso il Sichuan, dove la risposta di primo livello all’epidemia è già scesa a una risposta di secondo livello, le fabbriche in Cina stanno riprendendo la produzione e anche gli studenti si stanno preparando a tornare a scuola. Ma purtroppo, l’epidemia è comparsa nel mio Paese e in diversi Paesi del mondo e inoltre il mio Paese è quello con la situazione più critica in Europa! Forse l’esperienza cinese ci può aiutare, facendo in modo che possiamo liberarci il prima possibile dalla preoccupazione di questo virus.

Dovremmo tutti ringraziare lo sforzo della Cina, che ha frenato la diffusione transnazionale del virus, altrimenti l’epidemia non si sarebbe potuta contenere e si sarebbe diffusa in un raggio mondiale più ampio. Come persona straniera, sono stato testimone di questa particolare fase della Cina, ho visto i cinesi in questo periodo particolare sacrificare ogni tipologia di riunione, evento gioioso o momento di felicità, in particolare le storie di quei medici e infermieri cinesi che senza paura si sono sacrificati e, uno dopo l’altro, si sono precipitati in prima linea per combattere l’epidemia, in più occasioni, mi hanno profondamente commosso.

Lontano a Chengdu mi sento sicuro, ma sono anche molto preoccupato per i miei familiari in Italia. Non ho mai sentito prima la famiglia così calorosa e la vita così bella. Vendiamo vino italiano in Cina, le prestazioni di vendita continuano a migliorare, i cinesi approvano e apprezzano sempre di più il nostro vino e la nostra cultura. Al momento, la Cina sta vivendo ancora la situazione dell’epidemia, le persone sono molto caute e anche il nostro lavoro è stato temporaneamente sospeso. Ma lunedì siamo tornati al lavoro e pian piano avremo di nuovo buoni risultati di vendita. Qui abbiamo imparato ad essere ottimisti, i cinesi dicono sempre che il futuro potrà essere migliore. Sono molto ospitali e conoscono le buone maniere. Umiliare uno straniero per strada qui è impensabile. Quindi se ora ci danno dei daili possiamo solo accettarlo. So che altri Paesi europei e perfino le isole Mauritius in Africa non stanno più accogliendo noi italiani, ma le altre persone non ci hanno rimproverato, ci hanno solo temporaneamente isolato. Da questi avvenimenti dovremmo imparare molto, la nostra nazione deve crescere.

I virus sono nemici comuni di tutto il mondo, dobbiamo unirci fra Cina e Italia, dobbiamo unirci in tutto il mondo e dobbiamo anche fare un grande sforzo. Mi auguro che il mondo possa presto sconfiggere questa epidemia.

反种族歧视,中国人向意大利扔“呆梨”

。在中国疫情爆发初期,意大利在社交媒体上出现了不少侮辱中国人或者政府的言论; 一些中国人在街上也受到歧视与谩骂。待意大利疫情发生时,人们坚信病毒来自中国, 于是不仅是语言侮辱,行为也开始过激,发生侮辱老人及对年轻人暴力事件。
。维纳托大区是意大利继伦巴第大区后的第三重灾区,可是上周居然大区主席Zaia公开侮辱中国人吃活老鼠,在中国驻意大利使馆抗议之后,赔礼道歉了。
。但是,这阶段来从政客到百姓对中国人侮辱后,中国人开始反击,反击的方式是意大利意想不到的。社交媒体开始把意大利叫做“意呆梨”, 发音相似,寓意则是一只呆傻的梨。
。这叫法我过去听到过,没在意。但现在那么多中国人都在叫,我觉得问题有点大了。 可能是我们的行为真正激怒了中国人,而他们也就扔给我们一些“呆梨”。
。我是在四川省一个意大利葡萄酒进口公司工作,住在首府成都。疫情开始, 中国政府迅速启动了疫情防控应急机制,通知包括外国企业在内的所有人做好防控, 每一个市民,包括我们这些外企员工,被告知不外出、不聚会、勤洗手、户内多通风。 进出住宿小区要测体温,要登记,防范措施相当严格。我亲眼看到,从重灾区湖北回到成都被居家隔离14天的住户,他们的日常生活用品,都是小区管理服务人员或志愿者义务代买,并送到家门前。 虽然控制很严格,但他们在服务保障方面很人性化,让人感到温暖。
。应该说,正是由于中国政府的快速反应和果断措施,新冠肺炎虽然爆发于17亿人次快速流动的中国“春运”期间,但没有在湖北以外的地区造成大范围扩散。我所在的成都是一个拥有1600多万人口的城市, 也是中国西部的人员和物资集散中心,但让人没想到的是,从1月21日武汉封城正式拉响中国全国防控警报,到现在,40多天时间,被确诊病例才143人,死亡3例。更让人高兴的是,成都现在已经连续一周没有新增确诊病例了。成都是四川的省府,在中国是个人口大省,有8300多万人,人数超过我们国家全部人口量, 但到目前全省确诊感染人数也只有500多人。这些情况表明,如果早发现,早隔离,早治疗, 防控得好,新冠肺炎疫情没什么可怕的。
。从对感染者的治疗情况看,新冠肺炎的治愈率很高,致死率远远低于H1N1等流感, 也就是说即使被感染了新冠肺炎,也是治得好的。中国的医疗科技在这次疫情防控和救治中,也表现得很有特色:他们的快速反应能力很强,迅速弄清了病毒基因情况、分离了毒株; 在病毒检测技术方面探索速度也很快,出了很多新成果,最神奇的是成都一家科技公司发明了一种试剂能检测出包括新冠病毒在内的6种病毒。中国还有一种独特的治疗手段, 就是中西医结合治疗,能有效提升病人的免疫力,据说对危重病人的疗效高达80%以上。 现在包括中国在内的药物研发成果也很多,有了不少的有效的药物,如磷酸氯喹、 瑞德西韦、法匹拉韦、阿比朵尔、达芦那韦等。这些情况表明,人类应对新冠肺炎的能力正在快速提升,大家不必过于恐慌。
。特别让人欣喜的是,当前中国全国范围都出现确诊病例数大幅下降,很多省市已经连续多日没有新增病例,包括我所在的四川等省市已经将疫情一级响应降低为二级响应,中国的工厂正在恢复生产, 学生们也正在准备返校上学。但让人难过的是,我的祖国和世界上很多国家出现疫情, 而且我们国家在欧洲最为严重!也许中国的经验能给我们一些帮助,使我们早日摆脱病毒的困扰。
。应该说,我们都应该感谢中国的努力,遏止了病毒的跨国传播,否则,疫情就不会缓解, 就会在世界更大的范围内蔓延。作为一名外国人,我见证了中国这段特殊时光,看到中国人在这段特殊的时期,牺牲了各种聚会、欢乐、幸福,特别是那些不怕牺牲、前仆后继冲向抗疫一线的中国医护人员的故事多次深深感动了我。
。远在成都,我感到自身是安全的,但我也非常挂念我意大利的家人。从来没感到过家庭原来是这样温暖,生活是这样美好。我们在中国销售意大利葡萄酒,销售业绩一直进步,中国人越来越认可和喜爱我们的葡萄酒和文化。眼下中国还在疫情中,人们都非常谨慎,我们的销售工作也暂时停止。但周一我们就复工了,慢慢地我们还会有好的销售成绩。在这里,我们学会了乐观,中国人总说未来会好。他们热情好客,懂得礼仪。在街上羞辱外国人的事在这里不可想象。所以现在扔给我们一些“呆梨”,我们也只好收着。
。我知道欧洲其他国家,甚至非洲的毛里求斯都不再欢迎我们意大利人,但是人家没有骂我们,只是暂时冷落我们。从这些事情里我们该学到很多东西,我们的民族有待成长。
。病毒是全世界共同的敌人,我们需要中意的团结,需要全世界的团结,还需要特别大的努力。希望全世界都能早日战胜疫情。

Racconto di Marco Rossi attraverso le parole di Hu Lanbo, 胡兰波

Traduzione di Daniela Baranello

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