La Polizia di Messina ha posto ai domiciliari, su ordine del gip, un uomo di 45 anni per atti persecutori aggravati dalla discriminazione razziale nei confronti di una ragazza e di un giocatore di colore della squadra di Basket Orlandina (Capo d’Orlando), che milita in serie A2. Accuse anche di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale.
Sono stati minacciati, dicono gli investigatori, anche un
secondo cestista orlandino, anch’egli di colore, e la sua compagna.
Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Patti, l’indagato
lo scorso gennaio, attraverso la creazione di falsi profili su social network e
tramite post pubblici su profili di altri utenti, “ha perseguitato
ossessivamente le sue vittime con continue minacce di morte, nascondendo sempre
la propria identità, spingendo la ragazza e i due cestisti a rivolgersi alla Polizia,
denunciando i fatti”.
L’uomo avrebbe istigato “anche altri utenti social a
commettere atti di violenza per motivi razziali ed etnici nei confronti delle
persone di colore, minacciando di morte le quattro vittime provocando loro
ansia e paura, costringendole a modificare le proprie abitudini di vita”. “Vi
brucerei vivi”, “Muori negro”, “Sono un razzista convinto” sono solo alcune
delle frasi minacciose che l’uomo rivolgeva alle sue vittime.