“L’ispettorato di Catania è l’ufficio provinciale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea. Il nostro è un servizio complesso organizzato in una sede centrale sita a Catania e nove sedi periferiche ubicate in altrettanti comuni. Quale struttura periferica l’ufficio gestisce in particolare tutti gli aiuti comunitari previsti dal Psr Sicilia 2007/2013, in particolare per tutte le misure di competenza: la misura 111 riguardante la formazione, la misura 112 riguardante il pacchetto giovani, quella 121 sui miglioramenti aziendali e ancora quella 123 sul miglioramento del valore aggiunto nel settore della commercializzazione. Non dobbiamo inoltre dimenticare la misura 126 per il ripristino legato a calamità naturali, la misura 132 sui sistemi di qualità, la misura 216 per gli investimenti non produttivi in aziende agricole, la misura 311 sull’agriturismo, nonché le misure agroalimentari quali le misure 211, 212 e 214”.
“Oltre al Psr Sicilia 2007/2013, ci sono le misure relative all’Ocm (organizzazioni comuni di mercati) viticoltura con i bando relativi agli investimenti ed alla ristrutturazione dei vigneti. Gestiamo inoltre altri aiuti finanziati con fondi regionali quali aiuti al settore agrumicolo con il relativo bando agrumicolo 2013 e gli aiuti previsti per la “Tristezza”. Un altro settore di competenza importante è quello Uma (utenti macchine agricole), in materia di carburante agricolo agevolato, in quanto ogni anno rilasciamo circa 5500 dispositivi ad altrettante ditte. Ci sono ancora, i controlli sulla rendicontazione delle Op, le organizzazioni di produttori, che a Catania sono una decina”.
“L’anno scorso è stato particolarmente complicato per quanto riguarda la gestione tecnico amministrativa dei progetti finalizzata alla liquidazione degli aiuti quali anticipazioni o saldi. La grave crisi economica che ha colpito tanti settori produttivi ed anche il settore agricolo, nonché la perdurante difficoltà di accesso al credito, hanno costretto tante imprese agricole o a richiedere una o più proroghe per completare i lavori previsti in progetto oppure a presentare domande di saldo riducendo gli importi finali rispetto a quelli impegnati del 30/40 per cento. Pur tuttavia l’obiettivo di spesa assegnato dall’assessorato regionale pari a 167 milioni 295 mila 432 euro, è stato raggiunto con una spesa complessiva di 183 milioni 113 mila 870 euro, pari al 109 per cento dell’obiettivo. L’Ipa di Catania ha contribuito al raggiungimento dell’obiettivo regionale con una spesa complessiva di 17 milioni 614 mila euro, che personalmente ritengo un ottimo risultato. Una misura in particolare, la 121, ha consentito la maggiore spesa con quasi 10 milioni e 500 mila euro destinati”.
“Le criticità riscontrate in provincia sono quelle tipiche di tutto il settore agricolo: eccessiva frammentazione della proprietà agricola; assenza di una cultura imprenditoriale associativa, accesso al credito. Le associazioni tra produttori sono molto importanti, dobbiamo lavorare per cambiare l’attuale mentalità, e per farlo abbiamo due strade: premiare i progetti di associazioni; prevedere percentuali di contributo per progetti di giovani e collettivi”.
“Il dirigente generale ce li ha comunicati da pochi giorni. All’Ipa di Catania è stato assegnato un obiettivo di spesa per il Psr Sicilia 2007/2013 pari a 24 milioni 146 mila 497 euro per tutte le misure ad investimento. A questi si dovranno sommare le misure agroalimentari. Tale obiettivo tiene conto dei tanti progetti che dovrebbero definirsi nei prossimi mesi. Ci sono circa 50 progetti che riguardano la misura 121, ad esempio, che ci faranno impiegare circa 20 milioni di euro”.
“Ce n’è uno in chiusura per quanto riguarda le misure 211 e 212. In cantiere c’è un bando per la misura 214 per aiuti in campo biologico e lotta integrata che si articola in tre sezioni: contributo integrato, contributo biologico e contributo per animali in via d’estinzione”.