“Cosa nostra si è confrontata con una apprezzabile perdita di consenso, anche a seguito del rafforzamento delle istanze di giustizia sociale della collettività certamente più consapevole rispetto al passato, a respingere vessazioni e soprusi”. È quanto si legge nel rapporto della Dia relativo al primo semestre 2012. Eppure la mafia continua a strangolare le imprese nostrane. A parlare sono i dati delle quattro Corti d’appello siciliane emerge un’ulteriore diminuzione del numero di denunce nel periodo compreso tra il 1 luglio 2011 e il 30 giugno 2012. Sono state 1804 le denunce per estorsione, e appena 285 quelle per usura con un calo, rispetto allo scorso anno, rispettivamente dell’1,6% e del 3%. (continua)