La situazione preoccupa: ci sono sei zone rosse, altre in arrivo (si parla di Mistretta, nel Messinese, e di Gela), e i sindaci, tra cui quello del capoluogo Leoluca Orlando, chiedono a gran voce una chiusura totale
Nuovo dpcm in arrivo con rinnovate regole e restrizioni, misure per spostamenti tra regioni, zona arancione, zona bianca e orari e divieti per i bar.
E la situazione della Sicilia preoccupa: ci sono sei zone rosse, altre in arrivo (si parla di Mistretta, nel Messinese, e di Gela), e i sindaci, tra cui quello del capoluogo Leoluca Orlando, chiedono a gran voce una chiusura totale per tutta la Regione.
RESTRIZIONI PIU’ SEVERE
Se con il nuovo Dpcm, in discussione, passerà la nuova regola che se in una settimana ci saranno più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti si andrà automaticamente in zona rossa.
La Sicilia, che nella settimana appena conclusa ha registrato 233 casi ogni 100 mila abitanti, sarà soggetta automaticamente alle restrizioni più severe.
Dunque, l’Isola la prossima settimana potrebbe già essere “rossa”. Per almeno 15 giorni, se non un mese.
Le fonti riferiscono inoltre che ci sarà una stretta sulla movida, con il divieto di asporto per i bar dopo le 18. Inoltre, non sono piaciute le strade piene per lo shopping e l’affollamento nei negozi.
Segno evidente che i cittadini non stanno prendendo troppo sul serio le restrizioni.
LE MOSSE DEL GOVERNO
Dopo l’incontro di ieri tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione di maggioranza, al via oggi il confronto con le Regioni sul provvedimento atteso per il prossimo 16 gennaio.
Secondo quanto spiegato da fonti di governo, il nuovo dpcm “si accompagnerà a nuovi ristori”, mentre verrà prorogata la norma Bonafede sul divieto di spostamento tra Regioni anche nelle zone gialle.
Premier e delegazioni hanno quindi discusso anche dell’ipotesi di un passaggio in zona arancione per le Regioni anche in presenza di un Rt basso se il rischio contagi così come indicato dai 21 parametri presi in considerazione in questi casi dovesse rimanere sempre alto.
Nella riunione, spiegano le stesse fonti, non è stata ancora presa una decisione sulla questione della zona arancione da estendere ‘”in automatico” durante i weekend.
Il governo sta poi ancora studiando i criteri per la definizione della “zona bianca”, quella che in caso di Rt basso consentirebbe un sostanziale ritorno alla normalità.
Tra le norme da inserire nel provvedimento, anche la proroga della regola sulle visite private per sole due persone esclusi però gli under 14.
Gli impianti di risalita delle piste da sci resteranno ancora chiusi; di una loro eventuale riapertura “non si è parlato nemmeno tanto” viene riferito. Restano da definire eventuali date e termini per la riapertura di palestre e piscine.