Mobilità. I collegamenti difficili e il caos quotidiano.
Il capoluogo. Dall’anello al passante ferroviario un Piano fermo al 2002, con costi che lievitano in continuazione per lavori che non vengono mai completati. E su qualche appalto indaga la Procura.
La Città dello Stretto. Per l’Atm un “buco” di oltre 50 mln €. La licenza d’esercizio della tramvia rischia di non essere rinnovata dal ministero se non verranno riparate le vetture guaste.
PALERMO – In Sicilia, il trasporto locale corre fuori dai binari e rischia addirittura di deragliare. Nelle grandi città europee la battaglia della mobilità si gioca – e si vince – soprattutto sui mezzi su rotaia: tram e metropolitana hanno ovunque un ruolo fondamentale per snellire il traffico veicolare e spingere i cittadini a lasciare a casa il mezzo di proprietà.
Nella nostra Isola, almeno sulla carta, si vorrebbe seguire lo stesso canovaccio. Poi, però, le idee si scontrano coi fatti, i progetti restano nei cassetti per anni, i costi lievitano e i cittadini continuano a invadere le strade con le proprie auto. Con serie ripercussioni anche sull’ambiente. Così, Palermo insegue i propri sogni, Messina lotta con scelte errate del passato e Catania rincorre l’efficienza.
(continua)