Un "gigante buono" che aveva messo insieme passione, lavoro e impegno sociale. "Contessa" non è mai passata alla radio ma è diventata l'inno di studenti e operai.
E’ morto all’età di 76 anni il cantautore Paolo Pietrangeli. Lo annuncia Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, ricordando che Pietrangeli “aveva da tempo problemi di salute che gli impedivano di intervenire con la sua voce potente in iniziative che sosteneva e condivideva. Ma da gigante buono e sempre ironico tendeva sempre a non drammatizzare la situazione”.
“Ogni volta che gli abbiamo chiesto di darci una mano – ricorda ancora Acerbo – con umiltà si metteva a disposizione. Sentiva il dovere di dare una mano a ricostruire una sinistra nuova nel nostro paese. Nel 1999 scrisse nel bellissimo ‘Il canto per Rifondazione’ che ‘comunista è l’impegno morale’. Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso”.
Il cantautore è sempre stato impegnato politicamente, e il suo brano più celebre è ‘Contessa’, canzone che “non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai”, ricorda ancora Acerbo che saluta Pietrangeli come “un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito. Con le sue canzoni Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta”. “Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà”, conclude il segretario di Rifondazione. (Adnkronos)