Secondo il monitoraggio di “Risposte Turismo” su 50 tour operator internazionali l’Isola è tra le “New wine destination 2022”. La Salandra: "Il punto di forza della regione è la varietà dei territori"
PALERMO – Italia terra di cultura, turismo ma anche vino: oggi motore economico del bel paese che negli ultimi anni cresce sempre di più nella qualità e nella forza del brand che rappresenta diventando punto di riferimento anche dei tour operator internazionali che scelgono l’Italia anche per questi motivi. È quello che emerge dal monitoraggio di Risposte Turismo, che ha coinvolto 50 tour operator internazionali attivi in 15 Paesi (53% europei, 37% americani e 10% resto del mondo), con due terzi che seguono oltre il 50% del giro d’affari specifico su tour del vino e turismo enogastronomico (per il 35% oltre il 90%), e che ha presentato nell’ambito della quinta edizione del Food and Wine Tourism Forum, il più importante appuntamento in Italia dedicato all’innovazione nel turismo enogastronomico al castello di Grinzane Cavour (Cuneo).
La Toscana è la destinazione enoturistica italiana preferita
Dall’indagine si apprende che la Toscana è la destinazione enoturistica italiana preferita dai clienti dei tour operator internazionali, con Piemonte al secondo posto assoluto e al vertice della classifica tra i wine expert.
La Sicilia spicca quale new wine destination 2022: “L’Isola ha un potenziale incredibile e funziona bene per tutti i mercati a differenza di altre regioni che hanno dei focus specifici (come la Puglia per gli americani o il Piemonte per gli europei) – racconta Anthony La Salandra, direttore Risposte Turismo – Quest’isola trova il suo punto di forza nella diversità dei territori capaci di offrire una proposta diversa, oltre al fatto che il brand Sicilia è famoso nel mondo e quindi vendere diventa più facile nel suo insieme”.
Questa indagine è la prima volta che viene realizzata con un focus specifico sui Tour Operator stranieri che vendono in Italia e grazie al lavoro di Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica, sono molto interessanti i dati che sono stati prodotti. Dati confermati dalle prenotazioni di wine tour in Italia negli ultimi mesi rispetto ad altri paesi competitor (46% dei tour operator intervistati con solo il 10% a registrare altri Paesi in crescita maggiore rispetto all’Italia): tra i riscontri che arrivano dal panel di operatori intervistati, il maggiore accordo (85%) è certo sulla crescente propensione a spendere di più per questo genere di viaggi ed esperienze, a sottolineare così l’importanza di questo segmento turistico e le sue implicazioni di spesa e attivazione economica sui territori italiani.
In Sicilia Etna, Marsala e Noto le destinazioni più interessanti
In Sicilia tra le destinazioni più interessanti si pongono certamente l’Etna, Marsala, Noto ma anche le isole minori e l’areale di Menfi: alla forza dei territori si aggiungono le grandi aziende del vino siciliano conosciute in tutto il mondo e che oggi sono meta specifica di winelovers ed amanti del vino.
Non solo dati positivi, l’indagine ha, infatti, evidenziato alcune aree di miglioramento nel sistema enoturistico italiano: il 37% dei tour operator interpellati evidenzia una mancanza di coordinamento tra i player dell’offerta, mentre il 29% del campione considera che i servizi e le attività proposte dalle cantine siano troppo limitati.
Altra area di miglioramento è stata infine individuata dai rispondenti nella presenza, ancora debole, sul web e nell’assenza di servizi online dedicati al turista (disponibilità, prenotazioni, e-shop). Dati che in ogni caso incoraggiano le aziende del vino a sviluppare ancora meglio la propria proposta enoturistica.