Il giovane pizzaiolo palermitano, Francesco Morici, preparerà le sue pizze per concorrenti e vip che si esibiranno al Teatro Ariston
Ha soltanto 18 anni, ma il suo talento gli permetterà di rappresentare Palermo e tutta la Sicilia al prossimo Festival di Sanremo 2023.
Francesco Morici, giovanissimo pizzaiolo proveniente dal quartiere Ballarò, partirà per la Liguria il prossimo 6 febbraio per cucinare e servire le sue gustosissime pizze a cantanti e ospiti che si esibiranno sul prestigioso palco dell’Ariston.
Nonostante sia poco più che maggiorenne, Francesco sembra già un ragazzo maturo e con la testa sulle spalle, focalizzato sulla sua passione e con l’obiettivo di portare avanti la tradizione di famiglia.
I suoi, infatti, gestiscono da oltre vent’anni una pizzeria nel cuore dell’Albergheria, in piazza San Saverio: “Pizzottando”. Ed è proprio qui che Francesco, sin da bimbo, ha iniziato a sognare e impastare le sue amate specialità.
Ecco quello che c’ha raccontato, a poche settimane dal viaggio verso Sanremo, nell’intervista esclusiva concessa al “Quotidiano di Sicilia”.
“Sanremo un’emozione unica: la mia passione nasce da bambino”
“L’emozione quando mi hanno invitato a Sanremo è stata grande, unica – racconta euforico “chef” Morici – Mi sono sentito realizzato: già a 18 anni, con i miei sforzi, sto già vedendo i primi risultati. Partirò per Sanremo giorno 6, prenderò parte al trofeo “Pizza Festival di Sanremo”: inizialmente faremo un concorso tra noi pizzaioli (una ventina) e poi terremo un banchetto dove prepareremo le pizze a cantanti e vip. Com’è nata la passione per le pizze? Noi abbiamo una pizzeria di famiglia al centro di Palermo, all’Albergheria, da circa vent’anni. Io fin da piccolo sono sempre stato dentro il laboratorio, giocando con i dipendenti e con mio papà a fare delle pizze. Mio padre perdeva tempo a spiegarmi tutti i trucchetti e le varie cose: io mi considero “nato nella farina”.
“Prime pizze a 13 anni per gioco: poi è diventato il lavoro della mia vita”
“A che età le prime pizze? A 13 anni, su per giù – continua Francesco – ho iniziato a preparare le pizze prima per giocare, poi piano piano a 16 anni mi sono messo a lavorare proprio nell’attività di famiglia. Da lì, ho partecipato a concorsi, corsi di formazione e diverse competizioni di livello nazionale e mondiale. Ad Ispica, in un torneo, ho conquistato il primo posto nella categoria “cadetti” ed un quarto posto nella categoria “Km 0”. Le pizze che porto nei concorsi sono totalmente basate sulla Sicilia. In un concorso in Calabria, a cui ho potuto partecipare dopo il trionfo ad Ispica, ho ottenuto un terzo posto come “pizza contemporanea”. In quell’occasione, ho cercato di unire nella mia creazione 3 regioni; la Sicilia con il polpo palermitano, la Calabria con il cipollotto di Tropea e la Campania con la burrata affumicata. A premiarmi, in terra calabra, è stato chef Antonio Sorrentino, proprietario della nota catena “Rosso Pomodoro”.
“Il segreto nelle mie pizze? L’amore e la passione per questo lavoro”
Francesco Morici ha voluto rivelarci il segreto delle sue pizze. Alt, niente condimenti o impasti speciali, ma soltanto curiosità e l’infinito amore verso questo mestiere. “Non ci sono segreti materiali nelle mie pizze, bensì l’amore e la passione che ho per questo lavoro. Già dal sacco di farina che arriva, all’impasto e alla lavorazione che c’è dietro una pizza mi sembra tutto speciale. Pare un lavoro semplice, ma dietro ci sono impegno ed un enorme fatica”.
“Il mio sogno? Impormi in Sicilia e far capire ai giovani che la strada non porta a nulla”
Il giovane Morici, lo abbiamo già detto, ha soltanto 18 anni, ma sentendolo parlare sembra già essere un adulto con una strada già ben definita.
“Il mio sogno è far capire ai giovani, ai miei coetanei, che la strada non porta a nulla – ci dice in conclusione Francesco – Il lavoro nella ristorazione, in una pizzeria, o anche solo entrare dentro un laboratorio o iniziare col fare consegne fa scattare la passione, così come successo a me. Vorrei portare avanti la pizzeria dei miei genitori e poi aprirmi un’attività tutta mia, sempre nella mia terra. Voglio restare qui, voglio creare una realtà a Palermo. Secondo me partire e andare via dalla Sicilia, non è una soluzione: si magari andando al Nord potresti avere successo e soldi, ma nulla di paragonabile a creare una realtà nella propria terra, in Sicilia”.