Il capo politico grillino Luigi Di Maio ha parlato ieri a Cosenza di "Punto di non ritorno". Altre 1.800 segnalazioni sulle "faide interne" al Movimento, come quella di Palermo, potrebbero portare a una valanga di altre espulsioni
“Quando ci saremo organizzati e avremo eliminato un po’ di gente interna che viene a mettere a soqquadro tutto, a mettere zizzania e crede di potere fare quello che vuole, potremo andare avanti”.
La pesantissima dichiarazione, che farebbe pensare a una sorta di catastrofe a cinque stelle, è del capo politico del M5s Luigi Di Maio ieri a Cosenza. L’audio è sul sito LaCnews24, la Calabria che fa notizia.
“Il collegio dei probiviri – ha affermato Di Maio – nell’ultimo anno non ha lavorato molto. Ci sono arrivate 1.800 segnalazioni da voi e ci sono 320 espulsioni ancora da fare”.
“Purtroppo – ha aggiunto – chi era probiviro è diventato ministro e poi ci sono sempre polemiche quando fai un’espulsione. Ma adesso siamo a un punto di non ritorno”.
“Mi rendo conto – ha concluso – che c’è uno che ci mette tutta la buona fede e l’impegno ed è ostaggio di chi ogni giorno mette solo zizzania”.
“A Palermo – ha sottolineato – abbiamo il gruppo consiliare bloccato da faide interne. Le 320 espulsioni si faranno entro fine agosto”.
