Voglia di “metro” anche nei comuni pedemontani - QdS

Voglia di “metro” anche nei comuni pedemontani

redazione

Voglia di “metro” anche nei comuni pedemontani

mercoledì 02 Ottobre 2019

Previsto un incontro tra Fce, assessore Falcone e viceministro Cancelleri

RANDAZZO – Si è conclusa sabato scorso, a Randazzo, la terza tappa di un percorso di sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni per portare a compimento la realizzazione della metro circumetnea, per una mobilità sostenibile e veloce.

“Noi associazioni di servizio (lions della provincia catanese), cittadini e associazioni dei territori, accomunati come Comitato Pro Metro Circumetnea – si legge in comunicato – abbiamo dato una grande opportunità ai sindaci, senatori e onorevoli presenti, fornendo una base di dati solida che rappresenta la domanda degli utenti potenziali. I viaggiatori preferirebbero il treno al bus, se le corse fossero più veloci, ripetute con maggiore frequenza e presenti anche durante i sabati e le domeniche”.

All’evento (organizzato da Benedetto Torrisi, con la collaborazione di Daniela Di Pasquale e di alcuni imprenditori turistici dell’area come Raffaella Fazio) sono intervenuti il direttore di Fce, Salvo Fiore, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone e il vice ministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri. “I nostri dati – ha dichiarato Benedetto Torrisi – ci dicono che ci sarebbe un incremento esponenziale dell’utilizzo della linea ferrata, perché questa garantisce puntualità e accessibilità alle Città Metropolitane e Pedemontane. Se i Comuni vicini a quelli con stazioni fossero serviti da navette di collegamento, non ci sarebbe più bisogno di prendere i bus, sopportandogli inevitabili ritardi”.

“Se ci fosse un collegamento veloce – ha aggiunto – potremmo giungere in aeroporto e in centro Città, riducendo il traffico cittadino e stradale, diminuendo i rischi per la salute e migliorando il benessere economico e sociale di tutti. Inoltre – ha concluso Torrisi – si potrebbe generare un sistema virtuoso nell’utilizzo dei servizi sanitari pubblici e privati che decongestionerebbe gli ospedali e i Pronti soccorso delle Città. Pensate per un attimo a un presidio sanitario come quello di Bronte, con altissimi indici di produttività e performance del personale medico (seppur sotto dimensionato) e di quello paramedico; con la presenza di un’infrastruttura metropolitana, può diventare non più periferico ma centrale perché collegato in modo più rapido, sia per i pazienti sia per i lavoratori”.

Dal punto di vista del turismo, l’imprenditrice Raffaella Fazio ha sottolineato, invece, al direttore Fiore, le difficoltà generate da un sistema di trasporto inefficiente e inadeguato. “La mancanza di corse durante i fine settimana e festivi – ha detto Fazio – comporta la perdita di migliaia di turisti, una perdita economica immensa, uno scollamento tra il trasporto pubblico e le strategie di sviluppo dell’area pedemontana. Ecco perché oggi c’è una grande occasione per noi del settore. Chiediamo sin d’ora un tavolo di concertazione per lo sviluppo di una strategia infrastrutturale”.

A margine dell’incontro, a cui hanno partecipato diversi sindaci dell’area etnea (tra i quali quelli di Randazzo, Maletto, Maniace e Castiglione), sia l’assessore Falcone che il vice ministro Cancelleri hanno annunciato un incontro con Fce, in programma questo sabato, per studiare l’eventuale fattibilità di un’apertura della circumetnea durante i giorni festivi.

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