Il fatto è avvenuto a Palagonia, nel Catanese. L'anziano ha confessato e ha rivelato ai Carabinieri dove aveva nascosto l'arma. La vittima, di 47 anni, nel 1993 era stato condannato per aver violentato e ucciso una ragazza di sedici anni
Un uomo di 85 anni, Francesco Guzzardi, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, ha ucciso il figlio Massimo, di 47, nel giardino di una loro casa di Palagonia, nel Catanese.
L’uomo ha confessato il delitto al magistrato della Procura di Caltagirone che ha disposto per lui gli arresti domiciliari in un centro di assistenza per anziani.
La vittima nel 1993 era stata arrestata e poi condannata per avere, con un complice, violentato e ucciso di una ragazza di sedici anni.
La lite era scaturita per dissidi di natura economica tra padre e figlio. L’anziano, impugnata una roncola, ha ferito mortalmente il figlio colpendolo al collo.
La ricostruzione dell’accaduto è stata fatta dopo le iniziali versioni contrastanti dei genitori della vittima sui momenti immediatamente successivi al rinvenimento del cadavere e dopo la visione delle immagini di videosorveglianza della zona.
I primi accertamenti tecnico scientifici hanno permesso di ottenere “gravi e concordanti indizi di colpevolezza” nei confronti dell’uomo che, messo di fronte ai fatti di causa, ha confessato l’omicidio.
L’anziano ha inoltre indicato ai Carabinieri il luogo in cui aveva nascosto l’arma.
Il corpo della vittima, su disposizione della Procura di Caltagirone, è stato portato nel cimitero di Palagonia in attesa dell’autopsia.