Libri, Carthago, tanti momenti nel segno della Letteratura - QdS

Libri, Carthago, tanti momenti nel segno della Letteratura

redazione

Libri, Carthago, tanti momenti nel segno della Letteratura

venerdì 07 Febbraio 2020

Gli appuntamenti della casa editrice tra Catania, Napoli, Mantova, Commessaggio e Sabbioneta. Presentazioni in cui gli autori potranno confrontarsi con parterre qualificati, stimolando il pubblico all’ascolto e alla lettura

CATANIA – Da gennaio 2020 ha preso il via una collaborazione tra la casa editrice Carthago, nata nel 2005, e il Quotidiano di Sicilia, testata regionale che proprio lo scorso dicembre ha festeggiato i quarant’anni di attività. Un’intesa importante, nata per promuovere una sempre più efficace sinergia tra le realtà editoriali presenti sull’Isola.

La casa editrice Carthago nel mese di febbraio è promotrice di una serie di presentazioni che si dipaneranno come un filo d’Arianna tra Catania, Napoli, Mantova, Commessaggio e Sabbioneta. Presentazioni in cui gli autori della Carthago potranno confrontarsi con parterre qualificati, stimolando il pubblico all’ascolto e alla lettura.

Oggi, 7 febbraio, alle ore 17, sarà presentato a Napoli, al caffè letterario Intramoenia piazza Bellini, “70”, il libro Mirea di Teresa Tufo. Un volume in cui un “filo” diviene un “legame” e successivamente un “nodo” d’amore. Esistono legami profondi, fili invisibili che uniscono due persone, frammenti di divinità che si incontrano e si riconoscono. Fili preziosi e unici come seta, forte e ineguagliabile come l’amore. Intrecciati gli uni agli altri, scelgono di divenire un nodo indissolubile sempre più stretto senza sciogliersi mai. La protagonista è l’erede di un’azienda di lingerie molto quotata, bella, elegante e raffinata, ma al contempo algida e glaciale, Mirea si ritrova a camminare sul “filo dell’esistenza” lasciandosi trasportare dal più universale dei sentimenti quando Alessandro irrompe nella sua perfetta esistenza e gli eventi della vita la conducono a guardare e a guardarsi e a far venire fuori la sua vera Essenza, il suo esser Donna. Un intreccio di dipendenza, complicità e amore fonde i loro destini. Nulla e nessuno, nemmeno il tempo e la distanza può sciogliere ciò che li incatena. Anche se sembrano essere due mondi lontani. Nonostante la tragicità di alcuni accadimenti, il filo che lega Mirea ed Alessandro riesce a superare ogni tempesta, perché solo l’amore avanza e si apre un varco verso l’infinito. Solo in questo modo quel legàme, quel “nodo” diviene saldo, forte, vivo, indistruttibile.

Domani, sabato 8 febbraio alle 18, a Catania la libreria Fenice – via Garibaldi 133 – farà da cornice all’incontro con Gaetana Lo Giudice, figlia di Giovanni Lo Giudice e curatrice del libro “La voce della mia terra, Le storie di mio padre”. Gaetana Lo Giudice è una figlia che raccoglie fedelmente l’esperienza del padre, trasformandolo in tesoro: “Mi diceva sempre di tenere sotto controllo la mia mente perché rappresenta un ‘laboratorio instancabile’, capace di produrre i pensieri più disparati. Il nostro cervello spesso si comporta come un filo di capello che va dove lo porta il vento, sta a noi indirizzarlo verso la giusta direzione”.

Giorno 15 febbraio, alle 18, sempre a Catania nella libreria Fenice, ci sarà invece l’incontro con Stefania Germenia, autrice del libro “Tempo Sospeso”. Un testo che si compone di tre racconti e una raccolta di poesie in coda all’ultimo racconto. Si tratta di tre storie concluse, e quindi leggibili indipendentemente l’una dall’altra, ma incorniciate in un luogo fisico, la casa dei nonni, che è anche e soprattutto il luogo dell’anima all’interno del quale Rosa, la protagonista unica dei racconti, è visibile, prima a sprazzi, poi in maniera sempre più nitida, per rivelare la sua storia di donna e madre che vive e non sopravvive, ha il coraggio di lottare, scegliere, sbagliare, attraversare il dolore in nome del suo più grande amore: la vita.

Infine, nei giorni 28, 29 febbraio e 1 marzo, alle ore 16,30, si terrà, a Mantova e in provincia, la presentazione del libro di Roberto Biasotti, “La voce degli animali”. Giorno 28, l’incontro si svolgerà grazie all’associazione Anna Frank, nella biblioteca Borgochiesanuova, viale Europa, a Mantova. Giorno 29, invece, il volume sarà presentato a Commessaggio, nello storico edificio gonzaghesco del Torrazzo. Infine, l’1 marzo, la location cambierà ancora e ci si sposterà a Sabbioneta, nella famosa Sala rosa, del settecentesco Palazzo Forti. “La voce degli animali” è un testo che snocciola il mondo di questi esseri, che hanno un animo gentile e mai sleale. Piccole creature indifese che non hanno voce per esprimere il proprio dolore e la sofferenza nel vedersi abbandonate, maltrattate e seviziate da coloro i quali dovrebbero amarle o quantomeno rispettarle perché anche loro sono parte del Creato con pari dignità dell’uomo. L’autore ci mostra il loro punto di vista, ci rende partecipi di ciò che provano e ci ricorda che il loro amore per l’uomo è vero e autentico anche quando l’essere umano si converte in carnefice di vittime innocenti che non possono difendersi e che nonostante tutto continuano a fidarsi dei loro amici/nemici umani.

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