A Modica arrivano gli Stati Generali del Welfare - QdS

A Modica arrivano gli Stati Generali del Welfare

redazione

A Modica arrivano gli Stati Generali del Welfare

Pierpaolo Galota  |
giovedì 23 Febbraio 2023

Oggi e domani istituzioni, mondo del Terzo settore e cittadini si riuniranno per un focus sui bisogni sociali del territorio in modo da individuare strategie comuni d’intervento per il bene comune

MODICA (RG) – Oggi e domani l’Auditorium “Pietro Floridia” e la Biblioteca Comunale “Salvatore Quasimodo” di Modica ospiteranno gli Stati Generali del Welfare (Sgw) del Distretto Socio-Sanitario 45 (comprendente Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo). Un evento unico in Sicilia, un momento di convergenza tra istituzioni e mondo del Terzo settore per porre l’attenzione sui bisogni del territorio.

Gianpiero Saladino, direttore della Scuola per Assistenti sociali “F. Stagno D’Alcontres”, ci ha spiegato che “l’iniziativa, promossa da alcune realtà del Terzo settore – in particolare da enti di secondo livello come la Fondazione Val di Noto, la Caritas della Diocesi di Noto, Confcooperative, la Scuola per Assistenti sociali ‘F. Stagno D’Alcontres’ in collegamento con l’Università di Messina e il Progetto della FCEI ‘MH-Casa delle Culture’ – e fatta propria e coordinata dal Distretto 45, è nata dall’esigenza di raccogliere la sfida lanciata dalla riforma del Terzo Settore (art.55 della L.117/2017) circa il ‘metodo’ della co-programmazione dei servizi sociali che incarna i principi di ‘sussidiarietà orizzontale’ e di ‘amministrazione condivisa’ fra pubblico e privato sociale, previsto dall’art.118 c.4 della Costituzione”.

L’esigenza che anima gli Stati Generali del Welfare è quella di “superare – commenta Saladino – la carente conoscenza dei bisogni reali, la frammentazione dell’offerta, la mummificazione tendenziale dei modelli di welfare sociale, la resistenza del sistema burocratico al cambiamento si incontra con l’opportunità di adottare uno scenario governato da regole e responsabilità non conformi a logiche di mercato e con l’urgenza di sperimentare in Sicilia, partendo da Modica, un nuovo modello organizzativo ispirato non al principio di concorrenza ma a quello della solidarietà”.

Gli Sgw sono il risultato di un lungo lavoro sinergico che da tempo ha attivato una rete per l’inclusione e tavoli tematici. Considerata anche la disponibilità di risorse europee e nazionali, l’obiettivo degli Stati Generali “è quello di mobilitare dal basso e far dialogare concretamente tutti i soggetti del welfare locale attorno ai bisogni emergenti e agli approcci ‘sistemici’ di organizzazione dell’offerta di servizio sociale, per tracciare le direttrici strategiche, condividere le variabili metodologiche e fissare i criteri operativi della progettualità, per costruire insieme un futuro possibile di bene comune”, prosegue Saladino.

L’evento faciliterà processi più attenti con cui poter aggiornare le letture delle povertà del territorio e individuare, programmare e monitorare risposte efficaci, rendendo protagonisti anche i beneficiari. Termini chiave delle due giornate saranno co-programmazione e co-progettazione, concetti che la nuova legge sul Terzo settore indica come elementi essenziali per il salto di qualità nelle politiche sociali. I servizi socio-sanitari avranno molte possibilità grazie al Pnrr, ai Piani di zona, ai fondi europei e altre misure, ma tutto questo potrà servire se si progetta un disegno di insieme, in cui vi è un contributo corale che mira al raggiungimento di un bene comune.

Il programma delle due giornate è molto intenso: ampio spazio a varie tematiche sociali che verranno affrontate da esperti del settore. Presenti anche il Commissario straordinario al Comune di Modica, i sindaci di Scicli, Ispica e Pozzallo, i vertici dell’Asp 7, i rappresentanti regionali a diversi livelli. Parteciperà anche la pastora valdese ed è previsto un messaggio del vescovo eletto di Noto Mons. Salvatore Rumeo. Prenderanno parte all’evento operatori sociali e sanitari, ma anche scuole, parrocchie, associazionismo e cittadini. Non semplici spettatori ma protagonisti di workshop in cui elaborare precise e corali piste operative, che poi saranno consegnate al territorio il prossimo 25 giugno.

“Non siamo interessati a una mera ‘tecnocrazia della governance’ fine a se stessa – sottolinea in conclusione Saladino – ma, come scrivono i promotori in un documento congiunto di presentazione richiamando il pensiero del cardinale Martini, ci interessano gli atteggiamenti di fondo che ci fanno comunità ‘a misura di sguardo’: lo sguardo sulla realtà concreta e in trasformazione, lo sguardo gli uni verso gli altri per camminare insieme, lo sguardo al futuro e alle nuove generazioni alle quali consegnare un mondo migliore, sguardi nell’ottica lungimirante della relazione costruttiva e della cittadinanza vigile. In questo senso, quindi, la nostra Scuola si fa carico di una formazione permanente, teorica e pratica, al primato del bene comune sull’interesse individualistico e sul vecchio assistenzialismo”.

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