Acquisti sul web, come evitare le truffe - QdS

Acquisti sul web, come evitare le truffe

Serena Giovanna Grasso

Acquisti sul web, come evitare le truffe

giovedì 16 Maggio 2019

Unc: occhio alla scelta del sito, dubitare dei prezzi troppo bassi, chiedere informazioni sul prodotto. Preferibile ricorrere a metodi di pagamento tracciabili, anche per piccole somme di denaro

ROMA – Acquistare o vendere on-line non è mai stato così facile. La diffusione della tecnologia ha moltiplicato la possibilità di contattare venditori e concludere affari in tutta Italia. Si è massimizzato anche l’acquisto di oggetti di seconda mano, tanto da generare un volume di affari di 9,3 miliardi di euro. Ma perché gli acquisti di seconda mano restino una bella esperienza è necessario quel minimo di consapevolezza per fiutare il vero affare, evitare truffe e raggiri.

A tale scopo, vediamo quali comportamenti sarebbe meglio evitare per non incappare in brutte sorprese, grazie alla guida redatta dall’Unione nazionale consumatori in collaborazione con la Polizia postale e delle comunicazioni e Subito.

Innanzitutto, occorre badare alla sicurezza oltre al risparmio. Se un annuncio appare incompleto, conviene contattare il venditore per chiedere maggiori dettagli: infatti, maggiori informazioni servono per valutare la qualità e le condizioni dell’articolo e per capire se si tratta davvero di un affare. Se le foto sembrano troppo belle per essere vere, è consigliabile cercare su internet per vedere se sono state copiate da altri siti.

Fondamentale è anche la scelta del sito su cui effettuare l’acquisto: si consiglia di scegliere siti con il lucchetto verde (indica che il sito è dotato di un certificato e che i dati che passano tra l’utente e il sito vengono criptati e sono leggibili solo dal server su cui è installato il certificato) e con url che inizia per https, dove la s sta proprio ad indicare sicuro sono due elementi importanti.

Quando un oggetto costa troppo poco, non sempre sarà un affare. Infatti, è auspicabile che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato. Per questa ragione, quando è possibile, è preferibile optare per lo scambio a mano al fine di verificare l’effettiva corrispondenza delle caratteristiche descritte nell’annuncio.

Quando ciò non fosse possibile, si consiglia di usare il servizio di spedizione della piattaforma che si sta usando con controllo di conformità e pagamento in contrassegno. In generale, è meglio adottare solo metodi di pagamento tracciabili perché più sicuri anche per piccole somme: carte ricaricabili e vaglia non permettono alla Polizia Postale di risalire alla persona colpevole di eventuali raggiri.

È sempre sconsigliabile uscire dalla piattaforma per evitare di cadere nella trappola dei malintenzionati. Inoltre, è meglio dubitare di quei venditori che hanno fretta di concludere l’affare.
È bene ricordare che nel caso in cui si acquisti da un privato non è possibile esercitare il diritto di recesso. Questo infatti è previsto solo nelle vendite in cui una delle due parti è un professionista, cioè un commerciante, l’altra un consumatore che acquisti l’oggetto per un uso privato, sia che l’articolo sia nuovo che usato.

Infine, poiché si tratta di vendite tra privati, per la garanzia si farà riferimento al Codice Civile e alle norme per i prodotti difettosi: solo un vizio che renda impossibile l’uso del bene può dar luogo a una tutela. L’acquirente deve denunciare il difetto al venditore entro otto giorni dalla sua scoperta con raccomandata a.r. in cui chiede il rimborso. Per fare una causa il termine è di un anno dal momento in cui si è entrati in possesso dell’articolo.

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