Agricoltura, la Regione siciliana punta a “spingere” le produzioni di filiera - QdS

Agricoltura, la Regione siciliana punta a “spingere” le produzioni di filiera

Michele Giuliano

Agricoltura, la Regione siciliana punta a “spingere” le produzioni di filiera

giovedì 01 Febbraio 2024

Il Dipartimento regionale ha indetto una manifestazione di interesse rivolta a imprese e consorzi. Aziende in rete: dalle materie prime alla loro lavorazione e fino alla distribuzione sul mercato

PALERMO – Lavorare “in rete” per lavorare meglio. Questo lo scopo delle produzioni di filiera, che si definisce come la serie di attività che inizia con la produzione delle materie prime, continua con la loro lavorazione, fino ad arrivare alla realizzazione e alla distribuzione sul mercato del prodotto finito. Le attività che fanno parte della filiera produttiva sono svolte da imprese diverse, che operano in modo integrato. Uno schema che funziona bene in molti settori economici, e che la Regione Siciliana adesso vuole “spingere” nel settore agricolo. Una intenzione che potrebbe tradursi in fondi e possibilità di investimento.

Indetta una manifestazione di interesse

Per valutare quanto bene potrebbe rispondere il mercato a una proposta di sostegno economico, il dipartimento regionale dell’agricoltura ha indetto una manifestazione di interesse, rivolta a reti di imprese, cooperative agricole e loro consorzi, imprese di trasformazione e commercializzazione. Insieme, queste aziende, oltre a realizzare la fase della produzione primaria, attuano anche quella della lavorazione e trasformazione e della commercializzazione, acquistando almeno il 40% della materia prima agricola da soggetti aderenti al partenariato.

La proposta progettuale andrà presentata entro il 29 febbraio prossimo

La proposta progettuale andrà presentata entro il 29 febbraio prossimo, esclusivamente via pec all’indirizzo istituzionale del dipartimento regionale dell’agricoltura. Non possono partecipare le organizzazioni di produttori riconosciute e iscritte negli elenchi pubblicati dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e le associazioni di organizzazioni di produttori riconosciute.

La proposta progettuale deve identificare le fasi della filiera interessate, indicando i soggetti coinvolti, con ruoli e compiti del soggetto promotore e dei singoli partner. Ancora, deve dimostrare l’integrazione tra i diversi partecipanti, segnalando in maniera puntuale le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi. Alla proposta andranno allegati il mandato collettivo di rappresentanza e la proposta di accordo di partenariato.

Un modo per sondare il sentire del mercato, quindi, e stimolare la voglia di fare degli imprenditori, che possono, attraverso la filiera, lavorare in sinergia e potenziare i risultati dei singoli. Le filiere, infatti, costituiscono uno strumento che aggrega gli attori di filiere agricole e agroalimentari e consentono di superare le principali criticità delle filiere stesse, per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e per realizzare relazioni di mercato più equilibrate.

Valorizzare la produzione dei comparti

Nello stesso bando, a firma del dirigente generale del dipartimento dell’agricoltura, Dario Cartabellotta, si legge come “per la Regione Siciliana l’attuazione della produzione di filiera è strategica per valorizzare la produzione dei comparti: zootecnico, bufalino, agrumicolo, cerealicolo e della canapa a uso industriale, in quanto “volano” per il rilancio e lo sviluppo economico del sistema agroalimentare siciliano”.

I motivi sono tanti: la progettazione integrata di filiera consente l’integrazione di tutti i segmenti della filiera produttiva, dalla produzione alla commercializzazione, per l’aggregazione di massa critica adeguata; la competitività dei settori produttivi nell’affrontare il mercato della globalizzazione, sostenendo la redditività delle aziende agricole e aumentando il valore aggiunto di ognuno degli attori coinvolti.

Ancora, la filiera permette la promozione di tutte le iniziative di informazione e formazione, di valorizzazione della produzione e dei servizi di logistica che i singoli soggetti della filiera non sono in grado di affrontare da soli. Sempre in sinergia, sarà possibile procedere all’acquisto di beni e attrezzature collettive, a supporto di tutti gli attori della filiera.

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