Agrigento, due assessori dimissionari, rimpasto in Giunta più vicino - QdS

Agrigento, due assessori dimissionari, rimpasto in Giunta più vicino

Irene Milisenda

Agrigento, due assessori dimissionari, rimpasto in Giunta più vicino

sabato 17 Dicembre 2022

Francesco Picarella e Roberta Lala hanno lasciato l’incarico all’interno dell’Esecutivo guidato dal sindaco Micciché. Sono però attese ulteriori novità per un nuovo assetto degli equilibri

AGRIGENTO – La Giunta del sindaco Franco Miccichè inizia a sgretolarsi. Due gli assessori che, a distanza di pochi giorni, hanno rassegnato le dimissioni: prima il responsabile dello Sviluppo economico Francesco Picarella, poi quella delle Pari opportunità, Roberta Lala.

“Rassegno le dimissioni per ragioni strettamente personali e professionali, che rendono non più possibile il mio impegno amministrativo. Sono sempre a disposizione della città e del sindaco”, ha dichiarato Francesco Picarella che in Giunta da due anni ha ricoperto gli incarichi con deleghe di Sviluppo economico, Promozione del territorio, Tutela delle tradizioni, Commercio, Industria, Agricoltura, Artigianato e mercati, Piano per il commercio, Sportello unico per le imprese, Eventi cittadini di promozione economica settoriale, Turismo e Polizia locale.

Diverse, invece, le motivazioni da parte dell’assessore Lala: “Non mi dimetto per motivi personali, sarei ipocrita. Mi dimetto come forma di protesta verso l’inefficienza degli uffici nel garantire il servizio di soccorso dei cani feriti o malati. Appalto che è tra l’altro già terminato da mesi e cui finora ho contribuito direttamente a mie spese”.

Ma ci sono anche delle motivazioni squisitamente politiche dietro all’addio all’Amministrazione, in particolare legate a un rimpasto di Giunta che non l’avrebbe più vista coinvolta. “In due anni di mandato – ha detto – ho presentato circa cinquanta atti d’indirizzo, ma non sempre gli uffici mi hanno dato risposta ed è difficile combattere il fenomeno del randagismo quando ci si scontra con la burocrazia. Mi sono impegnata nel progetto dell’ambulatorio comunale e con tanta fatica, e soprattutto da sola, mi sono rimboccata le maniche e ho consegnato alla città un servizio utile per contrastare il randagismo. Ma da sola non si può fare tutto: mancano i fondi al Comune, manca il personale. Avrei voluto essere più appoggiata e sostenuta. Il sindaco, pur ritenendo che io sia una persona valida, darà spazio ad altri. Ne prendo atto”.

“Io – ha aggiunto – continuerò la mia politica. Continuerò il lavoro che ho iniziato e sarò sempre a disposizione della città. Non mi sono solo occupata di animali, ho donato un monumento per le donne vittime di violenza, ho aperto al pubblico una stanza d’ascolto Lgtb, cose che nessun altro assessore in precedenza aveva fatto. Io non l’ho fatto per me ma l’ho fatto per la mia città”.

Intanto, secondo alcune indiscrezioni che arrivano da Palazzo di città, sembra che in vista del già citato rimpasto ci sarebbero almeno altri due componenti dell’Amministrazione che potrebbero lasciare l’incarico. Intanto, il primo cittadino ha ridistribuito le deleghe, attribuendo all’assessore Giuseppe Ciulla la delega al Turismo e all’assessore Aurelio Trupia la delega alla Tutela animali e Randagismo. Tutte le altre deleghe non assegnate, a partire dalla Polizia municipale, proseguendo con le Attività produttive, Toponomastica e altre ancora, sono al momento in capo al sindaco.

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