Agrigento, monumenti colorati in viola per il World prematurity day - QdS

Agrigento, monumenti colorati in viola per il World prematurity day

redazione

Agrigento, monumenti colorati in viola per il World prematurity day

giovedì 16 Novembre 2023

Domani alcuni dei principali monumenti della provincia avranno un’illuminazione particolare per aderire all’iniziativa che vuole sensibilizzare sulle nascite prima della trentaseiesima settimana

AGRIGENTO – Si tingeranno di viola all’imbrunire di domani, venerdì 17 novembre, alcuni dei monumenti più rappresentativi della provincia in occasione della Giornata mondiale della prematurità.

Nato per sensibilizzare la collettività e le istituzioni sulla delicatezza del tema e dare voce alle problematiche delle famiglie dei piccoli pazienti nati prima della trentasettesima settimana di gestazione, il World prematurity day coinvolge oltre cento Paesi nel mondo ed è giunto alla sua quindicesima edizione.

In provincia saranno illuminati del colore simbolo dell’evento il Palazzo dei Giganti di Agrigento, il Teatro Regina Margherita di Racalmuto, il Teatro sociale di Canicattì, l’edificio della sede comunale di Grotte e quello di Joppolo Giancaxio. Ma quelli appena elencati sono soltanto i primi simboli del territorio che hanno aderito al progetto, perché altri se ne sono aggiunti anche in seguito e verranno illuminati di viola domani.

In Italia nascono ogni anno oltre 25.000 prematuri

In Italia nascono ogni anno oltre 25.000 prematuri (il 6,4% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37^ settimana di età gestazionale. Di questi il 75,6% è rappresentato da parti pre-termine, dalla 34^ alla 36^ settimana gestazionale.

Come si legge sul sito del ministero della Salute, “la nascita prematura, e tutto ciò che essa determina, apre a una realtà genitoriale che stride fortemente con l’idea del ‘bambino immaginato’, così diverso dal bambino reale che dopo la nascita è il figlio. A questa segue l’esperienza del ricovero, unica per ogni prematuro e per il suo nucleo familiare. I genitori hanno bisogno di credere nelle loro capacità e di sentirsi accolti, sostenuti dall’equipe assistenziale della Terapia intensiva neonatale (Tin) e attivamente coinvolti nell’accudimento del figlio, sin dai primi giorni di vita. In particolare, anche per la costruzione di nuovi equilibri, in continua evoluzione già durante la gravidanza e al momento della nascita, è evidente il valore del contributo relazionale del padre sia nella relazione diretta con la partner, sia in quella con il figlio, sia nella coppia madre/bambino”.

“La famiglia – è scritto ancora sul sito del Ministero – rappresenta uno straordinario punto di forza e, per superare le paure e il senso di solitudine che caratterizzano anche la fase del rientro a casa, è necessario pianificare per tempo la dimissione del neonato, per garantire la stabilità del ‘sistema bambino’ e del ‘sistema mamma/famiglia/bambino’”.

A livello locale, l’iniziativa è promossa dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento in sinergia d’intenti con la Società italiana di neonatologia (Sin).

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