Agrigento, sanzioni più aspre per chi abbandona i rifiuti - QdS

Agrigento, sanzioni più aspre per chi abbandona i rifiuti

Irene Milisenda

Agrigento, sanzioni più aspre per chi abbandona i rifiuti

sabato 20 Aprile 2024

Sarà così in tutte le Strade provinciali e statali della provincia. Si incorrerà, infatti, in una denuncia penale, oltre che al provvedimento amministrativo, e nella confisca del mezzo utilizzato per commettere il reato

AGRIGENTO – Stretta sull’abbandono dei rifiuti lungo le strade provinciali e statale della provincia di Agrigento. Da adesso non solo scatterà la sanzione amministrativa ma si incorrerà in una denuncia penale. Con l’introduzione del Dl 105/2023 diventa “reato contravvenzionale” l’abbandono di rifiuti con una ammenda rilevante e si prevede, in aggiunta, la confisca del mezzo utilizzato a commettere il reato, entro le 48 ore successive.

“I cittadini invece di buttare il sacchetto per strada, sporcare, farebbero bene a pagare la Tari piuttosto che beccarsi una denuncia penale”, ha dichiarato Achille Continuo dirigente del Libero consorzio comunale di Agrigento a margine di incontro operativo con tutte le forze di polizia e le amministrazioni locali per coordinare i controlli e contrastare il fenomeno.

Controlli serrati con autocivette e videosorveglianza

I controlli saranno serrati da parte delle forze di Polizia, con autocivette e telecamere di videosorveglianza installati nei luoghi più deboli della provincia. Le multe saranno salatissime fino a 20 mila euro con la nuova normativa, che prevede anche altre importanti novità in materia ambientale, come la stretta sugli incendi boschivi, la confisca dei beni dei condannati per alcuni reati ambientali e gli aumenti di pena per i casi di inquinamento e disastro ambientale.

L’abbandono rifiuti un vero e proprio reato

“Tolleranza zero. Adesso parliamo di un vero e proprio reato. Il fenomeno è stato arginato ma non è ancora stato debellato, motivo per il quale l’Arma dei Carabinieri darà le proprie indicazioni anche in merito alla nota del Procuratore della Repubblica, e proseguirà nei controlli su tutto il territorio”; ha detto il tenente colonnello Vincenzo Castronovo, comandante dei carabinieri tutela ambiente di Agrigento.

Prevista, altresì, da parte del settore Ambiente un’intensa opera di prevenzione, sensibilizzazione ed informazione grazie ad un progetto di educazione civica da svilupparsi nelle scuole del territorio al fine di spiegare e inculcare ai ragazzi il senso civico, il rispetto dei temi ambientali ed una più efficace vigilanza del territorio.

“Si tratta di un primo incontro in vista dell’appuntamento di Agrigento Capitale della cultura 2025. Cerchiamo di attrezzarci e fare in modo che questo fenomeno venga contrastato, ma è importante lavorare tutti insieme per dare delle linee guida e lanciare un appello anche ai cittadini”, dichiara l’assessore all’Ambiente Aurelio Trupia.

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