Ai sindaci inefficienti suppliscono i cittadini - QdS

Ai sindaci inefficienti suppliscono i cittadini

Carlo Alberto Tregua

Ai sindaci inefficienti suppliscono i cittadini

sabato 15 Luglio 2023

Bisogna essere manager

In Italia vi sono 7.901 sindaci di città, alcune con pochi abitanti altre come Roma, con 3 milioni. La cittadina che ha meno abitanti d’Italia sembra essere Mortenone, in Lombardia, con appena trenta abitanti, molti dei quali lavorano nell’Amministrazione comunale, quasi una famiglia.
L’impegno di un qualunque sindaco ad amministrare la propria città è molto forte in quanto essa è complessa, anche per la miriade di leggi che si devono osservare in quel mare magnum legislativo italiano, che ha il grosso difetto di addizionare continuamente nuove norme senza disboscare quelle esistenti, col risultato che non si sa quante siano quelle vigenti oggi. Secondo stime di più parti esse superano il numero incredibile di centomila.
Il legislatore italiano è incapace di riordinare le nuove leggi con quelle esistenti sulla materia e quindi di volta in volta di razionalizzare le disposizioni in maniera chiara, netta e precisa.

Alle difficoltà interpretative e applicative delle norme che gravano sui comuni, si aggiunge un Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) assolutamente inadeguato per fare funzionare un’azienda come è l’Amministrazione comunale.

Al riguardo, dobbiamo ancora una volta precisare che tale amministrazione è una vera e propria azienda, seppure senza scopo di lucro, in quanto organizza risorse umane, finanziarie, strutture materiali, comprese quelle digitali, al fine di erogare ai/alle propri/e cittadini/e i servizi più qualificati e più idonei a soddisfare i loro bisogni: un fine chiarissimo che va raggiunto se il sindaco, una sorta di Ceo delle società, ha competenze necessarie e sufficienti per potere gestire con capacità manageriali la macchina organizzativa e amministrativa della sua città.

Non pensiamo che il sindaco debba essere anche professore di organizzazione, perché se così fosse quasi nessuno dei quasi ottomila prima indicati potrebbe esercitare questa funzione. Tuttavia, deve possedere le necessarie competenze per mettere a profitto le risorse, cioè le entrate provenienti dallo Stato e dai propri cittadini, risorse indispensabili al funzionamento della macchina.

Il guaio dei sindaci – salvo luminose eccezioni – è che la loro scarsa preparazione e la loro scarsa conoscenza delle leggi non fanno utilizzare le immense risorse finanziarie che ci sono a disposizione, né fanno funzionare bene i propri dirigenti e dipendenti in base a un Pos (Piano organizzativo dei servizi) ben fatto, analogo ad altri che hanno dimostrato funzionalità ed efficacia, per cui ognuno sa cosa deve fare, quando lo deve fare, come lo deve fare e soprattutto avere chiari gli obiettivi da raggiungere.
Ovviamente, chi ha merito dovrebbe stare avanti nella graduatoria e chi ha demerito indietro o in coda.
Ricordiamo che il merito si misura esclusivamente con i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi prefissati. Se non si raggiungono gli obiettivi e quindi i risultati non sono soddisfacenti, su dirigenti e dipendenti dovrebbe calare una qualche sanzione anche economica. Quando, per contro, tali obiettivi vengono raggiunti, dirigenti e dipendenti dovrebbero essere premiati, anche economicamente.

Oltre al funzionamento ottimale della macchina amministrativa, oltre alla utilizzazione completa di tutti i finanziamenti a disposizione, l’Amministrazione comunale gode di tutte le entrate provenienti dalle tasse che pagano i/le propri/e cittadini/e.
E qui casca l’asino perché, per esempio, per quanto concerne la Tari, vi è una morosità che in qualche caso raggiunge il cinquanta per cento. Ecco perché sarebbe opportuno che anche la Tari venisse inserita nella bolletta della luce, così come per il canone Rai: gli evasori vanno colpiti senza remore.
Fra i compiti del sindaco, vi è quello di manutenere adeguatamente strade e marciapiedi, potenziare il verde pubblico, far pulire costantemente e disinfettare le strade, otturando rapidamente tutte le eventuali buche che dovessero formarsi, pitturare gli stalli avanti i passi carrai e quelli degli invalidi.
Qualche cittadino/a ha supplito alla carenza: non solo non è stato/a ringraziato/a, ma addirittura incriminato/a. Un assurdo che qualcuno dovrebbe spiegare.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017