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Aifa approva anticorpo per prevenire il Covid nei soggetti fragili

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Aifa approva anticorpo per prevenire il Covid nei soggetti fragili

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giovedì 17 Febbraio 2022

Approvato l’utilizzo della combinazione di due anticorpi monoclonali a lunga durata d’azione per prevenire i sintomi del Covid-19, nelle persone ad alto rischio

È disponibile nel nostro Paese la prima opzione farmacologica a base di anticorpi per la prevenzione del Covid-19. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato l’utilizzo della combinazione di due anticorpi monoclonali a lunga durata d’azione (tixagevimab e cilgavimab) per prevenire i sintomi del Covid-19, prima dell’esposizione al virus, nelle persone ad alto rischio, cioè coloro che hanno un sistema immunitario compromesso e per i quali è necessaria una protezione supplementare al vaccino.

Lo studio

Nello studio internazionale di fase 3 PROVENT su circa 5200 individui, la combinazione ha mostrato una riduzione statisticamente significativa, pari all’83%, del rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica, con una protezione che continua per almeno sei mesi dopo una sola dose.

La profilassi pre-esposizione al Covid-19 è un’arma particolarmente importante per proteggere i più vulnerabili, come le persone affette da leucemia linfatica cronica, da immunodeficienze primitive o acquisite o quelle sottoposte a trattamenti immunosoppressivi come i trapiantati. Si tratta dell’unica opzione farmacologica a base di anticorpi autorizzata per l’utilizzo in emergenza anche in Italia per la profilassi pre-esposizione al Covid-19 ed è approfondita oggi in un media tutorial virtuale.

L’autorizzazione del Ministero delle Salute

A seguito delle valutazioni dell’AIFA, il Ministero della Salute, lo scorso 28 gennaio, ha concesso l’autorizzazione all’uso di emergenza per la combinazione dei due anticorpi per la profilassi pre-esposizione al Covid-19 in adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni) con compromissione immunitaria da moderata a grave dovuta a una condizione medica o a farmaci immunosoppressivi e che potrebbero non sviluppare una risposta immunitaria adeguata alla vaccinazione anti Covid-19, e per le persone per le quali l’immunizzazione non è raccomandata. I destinatari non devono essere infetti o avere avuto una recente esposizione nota con una persona con infezione da SARS-CoV-2.

“Dall’inizio della pandemia, la ricerca di AstraZeneca è in prima linea per tutelare i cittadini contro il Covid-19, a partire dal vaccino che resta la principale difesa – afferma Raffaela Fede, Direttore Medico di AstraZeneca Italia -. La combinazione di tixagevimab e cilgavimab rappresenta una protezione supplementare che si aggiunge dunque a quella dei vaccini per proteggere le persone più fragili.

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