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Alcamo, maxi truffa con volantinaggio: fatture false per oltre 1 milione e 100 lavoratori in nero

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Alcamo, maxi truffa con volantinaggio: fatture false per oltre 1 milione e 100 lavoratori in nero

Redazione  |
giovedì 06 Luglio 2023

I rappresentanti delle società emittenti e della società utilizzatrice sono stati denunciati per aver emesso ed utilizzato fatture per operazioni inesistenti

Un giro di fatture false per oltre un milione di euro e oltre 100 lavoratori in nero individuati, di cui 19 percettori del reddito di cittadinanza. E’ quanto hanno scoperto le fiamme gialle del comando provinciale della Guardia di finanza di Trapani, al termine di una complessa attività di polizia economico-finanziaria. Dalle indagini, fanno sapere i finanzieri, è emersa una frode fiscale, pari a circa 1,2 mld di euro, posta in essere da una società di Alcamo nel settore della pubblicità attraverso il sistema del volantinaggio.

Manodopera retribuita con compenso pari a 3-4 euro all’ora

Nel corso di una verifica fiscale eseguita dai militari della compagnia di Alcamo, è emerso che l’impresa si è avvalsa, per anni, di manodopera che veniva retribuita con un compenso pari a 3-4 euro all’ora nei cui confronti non veniva versato alcun contributo di natura previdenziale ed assistenziale, nonché ulteriori 30 lavoratori che, pur essendo regolarmente assunti con contratto “part-time”, di fatto svolgevano le proprie attività lavorative a tempo pieno.

“Simulata la concessione in appalto dei servizi di volantinaggio a tre imprese”

Secondo l’accusa, per nascondere “l’utilizzazione della manodopera in nero, la società ha simulato la concessione in appalto dei servizi di volantinaggio a tre imprese con sede nelle province di Trapani e Palermo che sono risultate essere delle mere ‘cartiere’ poiché hanno documentato, attraverso l’emissione di fatture oggettivamente false, pari a circa 1.200.000 euro, di aver svolto dei servizi in realtà mai prestati”, continuano i finanzieri.

Denunciati i rappresentanti delle società emittenti e della società utilizzatrice

I rappresentanti delle società emittenti e della società utilizzatrice sono stati denunciati alle procure competenti rispettivamente per aver emesso ed utilizzato fatture per operazioni inesistenti. Al rappresentante legale della società utilizzatrice è stata disposta dall’autorità giudiziaria, la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriale per un anno e nei confronti della società è stato eseguito il sequestro preventivo delle somme presenti sul corrente societario disposto per un importo di 469.701 euro. I 19 lavoratori in nero, che sono risultati percettori del reddito di cittadinanza, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria di Trapani e segnalati all’Inps per il recupero delle somme indebitamente percepite.

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