Ambiente, il Governo nazionale per le città siciliane - QdS

Ambiente, il Governo nazionale per le città siciliane

redazione

Ambiente, il Governo nazionale per le città siciliane

lunedì 11 Novembre 2019

Firmato a Catania un accordo voluto dall'esecutivo Pd-M5s che punta a migliorare la qualità dell'aria a Catania, Siracusa, Messina e Palermo destinando quattro milioni di euro al "Programma sperimentale casa-lavoro/scuola". GUARDA l'intervista al ministro Costa

“Finalmente si andrà a Bruxelles, a dimostrare all’Ue che le infrazioni per le quali noi stiamo già pagando non debbono essere più pagate”.

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dopo la firma dell’atto dell’Accordo per la qualità dell’aria con la Regione Siciliana che punta a migliorare la qualità dell’aria a Catania, Siracusa, Messina e Palermo destinando quattro milioni di euro, ha voluto sottolineare come l’impegno del Governo Pd-M5s per l’Ambiente abbia delle ricadute concrete per il territorio e per lo Stato italiano.

Un impegno formale davanti all’Ue

“C’è un impegno formale adesso: il Ministero fornisce risorse alla Sicilia perché la Regione, con i bandi previsti possa intervenire sulle questioni che riguardano la vita quotidiana delle famiglie: dalla mobilità alternativa, ai contributi nel cambio della vettura. Un grande percorso che passa dal piano della qualità dell’aria e dall’accordo di programma con il Ministero”.

L’accordo per affrontare la crisi ambientale nei maggiori agglomerati urbani della regione Sicilia, è stato sottoscritto a Catania dal ministro Costa e dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

L’accordo punta in particolare a migliorare la situazione del traffico urbano e interviene nelle aree industriali in cui è elevata la presenza di impianti termoelettrici, raffinerie, cementifici e altro.

Il ministro Sergio Costa

“La Sicilia ha un enorme problema d’inquinamento”

“La Sicilia – ha detto Costa – ha un enorme problema d’inquinamento, e vincere qui la battaglia della tutela ambientale vuol dire dare una grande scossa a tutto il Paese”.

In molti hanno notato come si tornasse a parlare della Sicilia come parte, e parte privilegiata, dell’Italia.

Il Programma sperimentale casa-lavoro/scuola

Il Ministero contribuirà economicamente fino a un massimo di quattro milioni di euro per l’attuazione del “Programma sperimentale casa-lavoro/scuola” nel territorio siciliano e sosterrà gli interventi individuati dalla Regione.

Si occuperà inoltre di interloquire con gli altri Ministeri per intercettare ulteriori risorse e favorire l’adozione di misure normative riferite ai vari settori emissivi, in particolare alla sostituzione dei veicoli maggiormente inquinanti.

“Dobbiamo recuperare – ha confermato Musumeci – il tantissimo tempo perduto in Sicilia sul fronte ambientale e della qualità dell’aria . Su questo tema, il mio governo ha già adottato il Piano regionale, e nei prossimi giorni verrà licenziato anche il Piano per l’amianto”.

Cosa prevede l’accordo nei trasporti

Nel settore dei trasporti, l’accordo prevede l’impegno da parte della Regione ad adottare disposizioni per incentivare il ricambio del parco auto delle Pmi e dei cittadini e un maggiore utilizzo di mezzi pubblici (adozione di un biglietto unico); interventi di mobilità sostenibile finalizzati alla riduzione del 40% del traffico veicolare entro il 2022; la promozione e realizzazione nelle aree urbane di infrastrutture per il potenziamento della mobilità ciclo-pedonale; l’attivazione, da parte dei Comuni, di provvedimenti di potenziamento dei controlli sulle emissioni dei motori dei veicoli circolanti.

L’accordo e gli impianti industriali

Sugli impianti industriali, la Regione si impegna a richiedere al Ministero nell’ambito delle Aia nazionali l’imposizione di limiti severi alle emissioni degli impianti, a imporre la redazione di uno studio modellistico per la valutazione degli impatti.

La Regione dovrà poi concertare protocolli di intesa con le Autorità portuali per la realizzazione di progetti per l’elettrificazione delle banchine portuali, che prevedano anche sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Avrà inoltre il compito di realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione in materia di comportamenti a minore impatto sulla qualità dell’aria.

Tutti i “compiti per casa” della Regione

Il governo regionale, in virtù dell’accordo, ha una serie di “compiti per casa” da attuare: potenziare le misure di risanamento della qualità dell’aria già contenute nel Piano approvato lo scorso anno e a mettere in campo ulteriori iniziative per abbattere i livelli di particolato pm10 e di biossido di azoto nei grandi centri urbani.

E l’attuazione dell’accordo – che impegna la Regione a rispettare alcuni tempi d’attuazione – sarà monitorata costantemente da un gruppo di lavoro composto da tre rappresentanti nominati da ciascuna delle due parti.

Entro sei mesi dovranno essere adottate nuove disposizioni finalizzate al ricambio dell’attuale parco automezzi delle piccole e medie imprese e di quelle artigiane con veicoli a basso impatto ambientale. Le nuove misure riguarderanno, naturalmente, tutti i cittadini.

Tutti gli incentivi per la rottamazione

Dovrà essere incentivata, infatti, la rottamazione dei veicoli inquinanti e, in particolare, potrà essere prevista l’esenzione triennale dal pagamento della tassa auto se si procederà alla sostituzione di autoveicoli di classe Euro 0, 1, 2, 3, a benzina o diesel, con quelli, nuovi o usati, di categoria Euro 6 elettrici, ibridi o alimentati a Gpl e metano. Sempre nell’arco dei prossimi sei mesi, la Regione – in sede di riesame delle Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale – dovrà applicare sul proprio territorio i valori limite per una serie di sostanze inquinanti.

Biglietti unici per treni, metro, tram e bus

Tra le iniziative previste, anche l’istituzione di un biglietto unico da utilizzare sui vari mezzi di trasporto con l’obiettivo dichiarato di disincentivare l’utilizzo di quelli privati e, ancora, la realizzazione nelle aree urbane di infrastrutture riservate alla mobilità ciclo-pedonale, il potenziamento dei controlli sulle auto al fine di verificarne le emissioni, l’elettrificazione delle banchine portuali attraverso sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Trizzino, “Stato finalmente partecipe in Sicilia”

“Il protocollo – ha detto il deputato regionale del M5s, Giampiero Trizzino – mette per la prima volta l’accento su un tema dimenticato, quello delle politiche per la mobilità sostenibile che si riallaccia al piano della qualità dell’aria, un documento recente e che mancava in Sicilia da diverso tempo. La presenza del ministro è la dimostrazione che lo Stato desidera essere partecipe in questa regione in quello che è un primo, significativo passo per diffondere la cultura della mobilità sostenibile tra i siciliani”.

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