Amministrative ad Alcamo tra accordi e dietrofront - QdS

Amministrative ad Alcamo tra accordi e dietrofront

Vincenza Grimaudo

Amministrative ad Alcamo tra accordi e dietrofront

giovedì 26 Agosto 2021

Giorni tumultuosi in vista delle prossime elezioni di ottobre. Nel centrodestra si registra il passo indietro di Fratelli d’Italia nei confronti del candidato sindaco Salato

ALCAMO (TP) – Il mondo politico alcamese è in fermento in vista delle amministrative del prossimo ottobre. Nel centrodestra ha fatto rumore il clamoroso dietrofront di Fratelli d’Italia, che ha annunciato di ritirare il proprio appoggio al candidato sindaco di buona parte del centrodestra, Leonardo Salato.

La scelta è nata in risposta alla polemica innescata dallo stesso aspirante primo cittadino, che non aveva gradito l’uscita dei meloniani a il loro accorato appello affinché la coalizione si allargasse. “Restiamo sorpresi – hanno scritto dal coordinamento di Fratelli d’Italia – nel leggere il comunicato del candidato designato, Leonardo Salato, che per toni e contenuti si risolve in una sorta di invettiva contro il nostro partito accusato di puntare, legittimamente, all’unità della coalizione di centrodestra”.

Salato ha parlato di presa di posizione arbitraria, e per tutta risposta Fratelli d’Italia ha annunciato il divorzio: “La posizione assunta, sorprendentemente, dall’avvocato Salato, peraltro priva di alcuna motivazione e in contrasto con quanto concordato anche in sede regionale, determina un cambio di rotta che non possiamo più condividere, né percorrere.

“In questa prospettiva appare necessaria – hanno aggiunto i rappresentanti di FdI – una nuova proposta politica di cui Fratelli d’Italia è promotore e aperta a quei partiti che vogliano condividere i principi ispiratori del centrodestra”. Secondo gli esponenti del partito di Giorgia Meloni l’accordo era stato stipulato proprio “sul presupposto che la coalizione replicasse la composizione politica del governo regionale e il candidato sindaco Leonardo Salato, è stato fin da subito reso edotto della posizione di apertura che questa coalizione ‘embrionale’ avrebbe dovuto avere nei confronti degli altri partiti di centro/destra, senza veto alcuno”.

Intanto, si lavora anche per la ricandidatura dell’attuale sindaco Domenico Surdi del Movimento 5 Stelle: il movimento civico Abc, che in Consiglio comunale conta tre esponenti rappresentati tra l’omonimo gruppo e il gruppo Alcamo cambierà, ha rotto gli indugi e ufficializzato l’appoggio alle prossime elezioni amministrative del sindaco uscente. La decisione è arrivata, si legge in un documento di Abc, a margine di una riunione interna al movimento durante la quale gli iscritti hanno “deliberato di appoggiare il sindaco uscente Domenico Surdi nella corsa per le prossime elezioni amministrative”.

Alle elezioni del 2016 Surdi, appoggiato da un Movimento 5 Stelle compatto e non pesantemente sfilacciato come oggi, si candidò in contrapposizione ad Abc e proprio i due gruppi politici arrivarono al ballottaggio. Anche in quella occasione, che prima dell’avvio della campagna elettorale vi fu qualche tentativo di contatto, anche perché le due forze politiche avevano e hanno molti principi ispiratori in comune. Tutto però venne spento sul nascere all’epoca dai grillini, che per volere dei vertici nazionali non potevano creare coalizioni ma correre da soli. Ad oggi molto è cambiato in casa pentastellata ed è possibile stilare accordi.

“L’unico desiderio è vedere crescere questa città – hanno affermato in una nota i rappresentanti di Abc – e contribuire a renderla un luogo migliore, difendendola dalle solite, vecchie minacce L’alleanza con Surdi appare l’occasione giusta per raggiungere questo obiettivo, valorizzando quello che di buono è stato fatto nell’ultima consiliatura e alzando ancora l’asticella”. Ma il Movimento 5 Stelle, al di là degli accordi, dovrà provare anzitutto a superare la “concorrenza” interna.

Il gruppo consiliare da mesi oramai è spaccato, ha perso pezzi e altri ancora sono in perenne contrapposizione. Sembra allontanarsi anche la possibilità che alla coalizione si unisca il Partito democratico, che invece starebbe pensando a un’alternativa con movimenti civici.

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